martedì 23 giugno 2015
Partirà a ottobre il corso di alta formazione attivato da Destinazione Minori onlus, Fondazione Fatebenefratelli e Associazione Arivivis.
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In Italia un bambino su sette nasce e cresce in condizioni di povertà assoluta, uno su 20 assiste a violenza domestica e uno su 100 è vittima di maltrattamenti, mentre uno su 500 vive in strutture di accoglienza. Sono dati drammatici presenti nel Rapporto sulla Stato di attuazione della Convenzione Onu sui Diritti dell'infanzia e dell'adolescenza (Crc) che hanno spinto Destinazione Minori onlus, la Fondazione Fatebenefratelli e l'Associazione Arivivis a creare un corso di alta formazione in Tutela, diritto e accoglienza dei minorenni. Un corso che partirà a ottobre e si pone come obiettivo quello di proteggere i minori grazie alla formazione di professionisti della cura dell'infanzia e adolescenza."Con questo corso vogliamo formare figure professionali sempre più indispensabili nel nostro Paese anche a seguito dei massicci flussi di migrazione - ha spiegato Luca Mari, coordinatore scientifico del corso -. Per i temi affrontati ci rivolgiamo a tutti quei professionisti che vogliono specializzarsi o aggiornarsi sugli interventi integrati a tutela dell'infanzia: gli avvocati, i medici, gli psicologi, gli assistenti sociali e gli operatori del privato sociale. Tra i docenti ci saranno magistrati e professori universitari impegnati nel campo della tutela dell'infanzia. L'obiettivo è contribuire a costruire una rete di professionisti che in sinergia tra loro garantiscano un'assistenza sempre più completa e attenta verso i bambini: ancora oggi  otto bambini su dieci non possono usufruire di servizi socio-educativi nei primi tre anni di vita e uno su dieci nell'età compresa tra i tre e i cinque anni".Sono diversi gli aspetti che verranno affrontati durante i due mesi del corso: dal diritto internazionale agli aspetti bioetici della procreazione medicalmente assistita, al grande tema dei minori coinvolti nella conflittualità genitoriale: i servizi del territorio dalla presa in carico alla segnalazione all'autorità giudiziaria. I minori vittime di abuso e quelli autori di reato.
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