mercoledì 22 gennaio 2020
Iniziativa dell'Esercito per accompagnare il processo di transizione dei volontari congedati e promuoverne la visibilità nel mercato del lavoro
Così si ricolloca il personale militare
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Oggi, nell'aula "Beniamino Andreatta" del Centro Alti Studi per la Difesa (Casd) di Roma, si è svolto il primo workshop dal titolo Il ricollocamento del personale militare-La prospettiva dell'Esercito. Organizzato da Esercito, Segretariato Generale della Difesa e rappresentanti del mondo del lavoro, il seminario rientra nel progetto Sbocchi occupazionali, a sostegno della ricollocazione professionale
prevista a favore dei militari delle forze armate italiane congedati/congedandi senza demerito. Nel 2018 gli iscritti al progetto sono stati 5.675, l'anno scorso erano 5.356. L'Esercito, quale maggiore "contributore" del comparto Difesa, attribuisce notevole importanza alla concreta attuazione del progetto, che accompagna il processo di transizione dei volontari congedati e ne promuove la visibilità nel mercato del lavoro. Si tratta di ampliare le opportunità occupazionali, e agevolare l'inserimento dei giovani nelle realtà lavorative attraverso incontri informativi e rapporti con le aziende. In proposito, è in via di definizione un progetto "pilota" che potrebbe portare a un successivo accordo nazionale fra le imprese afferenti la galassia del sistema Piccola Industria Confindustria e le forze armate. Nello specifico, nella realtà piemontese, il sistema di rappresentanza delle imprese, di intesa con la rappresentanza delle forze armate, sta progettando dei percorsi formativi che accrescano le qualifiche del militare congedato sulla base delle specificità richieste delle aziende. Questo permetterà di aumentare l'apprezzamento di tali risorse umane nel mercato del lavoro o, addirittura, un travaso diretto
nell'impresa.

A testimonianza della valenza del workshop, hanno partecipato ai lavori varie autorità civili e militari. Tra questi anche il presidente di Assosomm-Associazione italiana della Agenzie per il lavoro e amministratore
delegato di Openjobmetis Spa, Rosario Rasizza: «Siamo rimasti piacevolmente colpiti dalla grande organizzazione che l'Esercito italiano sta mettendo a disposizione dei congedati militari, anche dal punto di vista informativo. Tutte le Agenzie per il lavoro di Assosomm sono a disposizione dell'Esercito e del ministero della Difesa per ampliare le possibilità occupazionali di queste persone che hanno alle spalle una grande esperienza e soft skill importanti quali grande senso del dovere, disponibilità allo spostamento e comprovata moralità. Stiamo parlando di una platea che coinvolge ogni anno 3/4mila persone (uomini e donne tra i 24 e i 27 anni) a cui è scaduto il contratto per fine ferma. Il mercato del lavoro ha necessità, ad esempio, di avere riparatori di automobili e nell'Esercito si viene formati nella riparazione degli automezzi. Inoltre, sempre sotto le armi, si ha la possibilità di conseguire la patente per guidare automezzi che, nella vita civile, può tornare utile perché servono figure professionali come autisti di camion e pullman. Anche per il settore edile ci possono essere diverse competenze da spendere nel mercato del lavoro. Nelle caserme, infatti, per effettuare i lavori non si chiama una ditta esterna. Stesso discorso per gli esperti informatici, formati sì sotto le armi ma per il conseguimento di competenze richieste nel settore civile».

Tra gli altri partecipanti anche Enrico Borghi e Alberto Pagani, componenti della IV Commissione Difesa della Camera, il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, generale Salvatore Farina, il vice segretario generale della Difesa, ammiraglio Dario Giacomin, ed alti rappresentanti delle forze armate. Sono inoltre intervenuti, moderati dal generale Massimiliano Del Casale, il Capo del I Reparto del Segretariato generale della Difesa, Giuseppe Quitadamo, il Capo del I Reparto dello Stato Maggiore dell'Esercito, gen. Gaetano Lunardo, il Capo del Dipartimento Impiego del Personale dell'Esercito, gen. Antonello Vespaziani, il Capo del 3° Ufficio del I Reparto del Segretariato Generale della Difesa, Mimma Fiore. Ed esponenti del mondo del lavoro: l'amministratore delegato di "B-Iniziative", Pier Carlo Barberis, il rappresentante Autoguidovie, Busitalia e Dolomitibus e vice presidente di Agens, Stefano Rossi, il vice presidente nazionale della Piccola Industria Confindustria, Giancarlo Turati, con delega al Welfare e Relazioni Industriali. Nel corso del suo intervento il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito ha sottolineato come «l'odierna tematica costituisca un argomento di assoluta rilevanza non solo per l'Esercito e le forze armate, ma anche per l'intero Paese. Essa è infatti fortemente connessa con le prospettive presenti e future del mercato del lavoro, che, di fronte a una continua evoluzione tecnologica, necessita dello sviluppo di capacità cognitive, delle cosiddette emotional skill e di personale dotato di una formazione continua. L'esperienza della vita in uniforme è in grado di fornire competenze multidisciplinari in aggiunta ad una preparazione tecnica e professionale adeguata. L'implementazione del progetto "sbocchi occupazionali" consentirà di incrementare gli accordi interministeriali per agevolare l'inserimento lavorativo dei volontari congedati senza demerito».


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