giovedì 29 gennaio 2015
Il master, a cui è possibile presentare domanda di iscrizione entro il prossimo 31 marzo, è rivolto prevalentemente a docenti ed educatori, ma anche a coloro che intendono approfondire le tematiche legate alla tragedia che investì gli ebrei d'Europa.
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È il primo nel suo genere nel Sud Italia, ed è dedicato alle nuove generazioni, il master di primo livello su Didattica e comunicazione della memoria della Shoah e della cultura della tolleranza, promosso dal Dipartimento di studi umanistici dell'Università Federico II di Napoli. Il master, a cui è possibile presentare domanda di iscrizione entro il prossimo 31 marzo, è rivolto prevalentemente a docenti ededucatori, ma anche a coloro che intendono approfondire le tematiche legate alla tragedia che, ottant'anni fa, investì gli ebrei d'Europa. Il percorso di studi ha il patrocinio di diverse istituzioni tra cui la Comunità ebraica di Napoli, la Shoah Akademija di Zagabria, la Zidovska Opcina di Spalato, l'Arbeitsgemeinschaft Neuengamme di Amburgo, la Fondazione Valenzi e l'associazione Ali - le due onlus che da sei anni promuovono un progetto in ricordo della Shoah - la sezione napoletana dell'Anpi (Associazione NazionalePartigiani d'Italia), il Museo dello Sbarco di Salerno, l'Ordine dei Giornalisti della Campania e l'Osservatorio sulla comunicazione (Oscom) della Federico II. Tra i docenti anche Nico Pirozzi, coordinatore di Memoriae, e Lucia Valenzi, presidentedella Fondazione Valenzi. "È importante che il discorso della memoria non sia ingessato né retorico - dice Lucia Valenzi -. Cerchiamo di fornire ai più giovani gli elementi necessari per conoscere la realtà e per questo lavoriamo all'affinamento della didattica, sia con le scuole che, ora, con l'Università con questo nuovo master dedicato alla didattica della Shoah e ai razzismi".Tra le materie di studio del master: Teorie del Nazismo e della Shoah (interpretazioni e fonti storiche); la filosofia europea e la Shoah; storia dei genocidi del Novecento, la normativaantisemita in Europa (1920/1945); la Shoah nel Mediterraneo: il caso italiano (e campano) e la costruzione sociale della memoria; didattica e Shoah; interculturalità e interrelazione dei media(comunicazione e integrazione tra popoli e culture diverse)."Il master - dice Nico Pirozzi - rivolge particolare attenzione anche alla cultura della tolleranza edell'accoglienza, valori che paiono aver perso di significato in una stagione dove i movimenti xenofobi sembrano aver messo radici profonde anche in Europa". Oltre agli insegnamenti (frontali ed e-learning), sono previsti seminari di studio e ricerca, stage formativi presso gli enti e le organizzazioni che hanno offerto il loro patrocinio al master. Tra questi, uno già in programma presso il Memoriale di Neuengamme (uno dei più tristemente famosi campi di concentramento nazisti) e il vicino complesso di Bullenhuser Damm ad Amburgo, l'edificio dove furono barbaramente assassinati Sergio De Simone e altri 19 bambiniebrei, sottoposti a dolorosi esperimenti medici. Qui gli studenti del master potranno confrontarsi con il lavoro realizzato dai due musei per tenere viva la memoria della Shoah e della tragediadelle deportazioni.Per info: http://www.unina.it/studentididattica/postlaurea/master/dettagli.jsp?cont=382.
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