
La comunicazione resta fondamentale - Archivio
Il successo personale e professionale passa anche dal sapere comunicare. La comunicazione d'impresa sta vivendo una trasformazione profonda, specialmente tra le realtà innovative come le start up che devono affrontare sfide crescenti per ottenere visibilità e posizionarsi in un mercato sempre più competitivo. Nell'era digitale, la comunicazione si è evoluta ben oltre il semplice ufficio stampa, diventando un motore strategico per costruire relazioni autentiche e rafforzare la reputazione aziendale. Il crescente interesse verso la comunicazione d’impresa è sostenuto da un dato: il mercato globale delle pubbliche relazioni è in forte espansione, con un incremento previsto che raggiungerà i 133 miliardi di dollari entro il 2027. Questo dimostra che le imprese vedono nella comunicazione aziendale più strutturata un elemento chiave per rafforzare la reputazione e differenziarsi in un mercato sempre più competitivo. A maggior ragione nel contesto dell'ecosistema start up, la capacità di raccontare la propria storia in modo autentico e convincente è diventata essenziale. La comunicazione non si limita più alla semplice promozione di prodotti o servizi, ma si concentra sulla creazione di una connessione con il pubblico. La comunicazione, anche grazie al digitale, si è trasformata per queste giovani imprese innovative, in un motore di credibilità e autorevolezza, capace di supportare le start up nel posizionarsi.
«Le persone si connettono con altre persone, non con i prodotti. Raccontare le storie dietro le imprese significa dare un volto umano all’innovazione. Ogni azienda ha una storia unica da raccontare, e non tutte le notizie avranno lo stesso impatto. La comunicazione d’impresa non funziona come una soluzione rapida, la pazienza e la visione a lungo termine sono fondamentali, per ottenere risultati concreti e duraturi», spiega Carlo Occhinegro, Head of Pr di Startup Geeks, incubatore on line italiano di start up e società attiva nel campo della formazione imprenditoriale.
Questo tipo di comunicazione oggi richiede una strategia che vada oltre l'approccio tradizionale, abbracciando l'agilità tipica delle start up. Questo significa combinare strumenti di comunicazione tradizionale con un approccio innovativo: piattaforme come i social media, i blog aziendali e il video marketing permettono alle nuove imprese di raggiungere un vasto, fornendo contenuti informativi, educativi e coinvolgenti. Questa pianificazione che mette al centro la narrazione e la capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato, crea una connessione diretta con il pubblico e offre la possibilità di ricevere feedback immediati.
Le start up italiane stanno sempre più comprendendo l'importanza di un approccio strategico alla comunicazione, che le aiuti a farsi conoscere e a farsi ricordare. L'evoluzione della comunicazione d’impresa ha aperto nuove possibilità per queste realtà, che possono ora beneficiare anche di una strategia digitale per ottenere copertura sui principali media di settore, testate giornalistiche, radio e televisione. Questo non solo le aiuta a ottenere visibilità, ma le posiziona come punti di riferimento all'interno del proprio mercato. Una strategia di comunicazione efficace può letteralmente trasformare una piccola realtà emergente in una voce autorevole del proprio settore.
L’importanza della comunicazione nel mondo dell’innovazione è quindi una leva strategica fondamentale per le start up che vogliono crescere e raggiungere il loro pubblico in modo efficace. In un mondo in cui la tecnologia e la capacità di adattamento sono fattori determinanti per il successo, il ruolo della narrazione d’impresa diventa un vero e proprio asset strategico.
Lo storytelling imprenditoriale è diventato un elemento chiave per il successo delle start up, in quanto consente di creare una connessione emotiva tra la giovane impresa e il pubblico, rendendo l'azienda più vicina, comprensibile e rilevante. Per una start up, che spesso si trova a competere in un mercato sovraffollato e a volte con risorse limitate, lo storytelling può fare la differenza tra essere notati o passare inosservati. Ecco alcuni motivi per cui lo storytelling è essenziale per la comunicazione d’impresa:
1. Distinzione nel mercato: attraverso una narrazione unica, le startup possono differenziarsi dai concorrenti. Raccontare la storia dietro il brand, i valori che lo guidano e l’idea di fondo che ha dato vita all'azienda, creando un’identità forte e riconoscibile. Quando una startup racconta le sfide, i sogni e i successi del proprio percorso, riesce a generare empatia e fiducia.
3. Credibilità e autenticità: uno storytelling ben strutturato trasmette autenticità e trasparenza. I consumatori di oggi sono sempre più attenti a chi c'è dietro ai servizi che acquistano e vogliono relazioni con un’azienda che rifletta i valori in cui credono. Questo è particolarmente vero per le startup, che sono spesso percepite come agenti di cambiamento e innovazione.
3. Attrarre investitori e talenti: per le start up in cerca di finanziamenti o di nuovi talenti, lo storytelling può essere un potente strumento per attrarre l’attenzione di investitori e dipendenti. Raccontare la missione, la visione e il potenziale impatto di un progetto può motivare gli investitori a scommettere sull'azienda, oltre a coinvolgere professionisti che desiderano contribuire a un progetto significativo.
Comunicazione aziendale: quale futuro?
Il futuro della comunicazione aziendale sarà quindi caratterizzato da un approccio sempre più strategico, tecnologico e orientato al valore, dove la capacità di raccontare la propria storia in modo autentico e rilevante sarà la chiave per emergere in un mercato in continua evoluzione. Fare comunicazione d’impresa non avrà come finalità solo la visibilità, ma anche la gestione della reputazione attraverso canali digitali come social media e piattaforme, con un crescente utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale per monitorare in tempo reale i temi più rilevanti del momento. Sarà essenziale comunicare il valore sociale, poiché i consumatori e gli investitori sono sempre più attenti a questo aspetto. Inoltre, ci si sposterà verso un modello di comunicazione integrato, permettendo alle aziende di costruire leadership di pensiero tramite contenuti proprietari e con una più attenta copertura mediatica.
«La comunicazione interna è cruciale - sottolinea Francesca Caon, giornalista, esperta di Pr e ceo di Caon Public Relations -. Migliora la produttività: un dipendente informato è più coinvolto e performante. Rafforza la cultura aziendale: trasmettere mission, vision e valori aziendali aumenta il senso di appartenenza e la fidelizzazione. Inoltre, favorisce la coesione: comprendere obiettivi e politiche aziendali riduce conflitti e agevola decisioni strategiche. Uno studio McKinsey conferma che le aziende con una comunicazione interna efficace registrano un tasso di rendimento superiore del 47% rispetto alle altre. Inoltre la tecnologia offre strumenti utili per monitorare il clima aziendale: piattaforme di engagement, app social e podcast. Il miglioramento passa anche dall’allenamento delle soft skill, come l’assertività, che aiuta a esprimere le proprie idee senza conflitti. Iniziative come sondaggi anonimi, sessioni di feedback e focus group permettono di raccogliere dati quantitativi e qualitativi, riducendo tensioni e migliorando la collaborazione. Un approccio strutturato include anche interventi di formazione mirati e momenti di ascolto attivo. Questo significa combinare strumenti di comunicazione tradizionale con un approccio innovativo: piattaforme come i social media, i blog aziendali e il video marketing permettono alle nuove imprese di raggiungere un vasto pubblico, fornendo contenuti informativi, educativi e coinvolgenti».
Per la ceo, «la trasparenza è un pilastro delle Pr e del marketing, soprattutto in situazioni di crisi. Deve essere accompagnata da coerenza e unicità. Ogni azienda dovrebbe rispondere a tre domande fondamentali: Chi siamo? Quali sono le nostre radici? Dove vogliamo andare? Comunicare chiaramente questi aspetti costruisce fiducia e rafforza il posizionamento sul mercato». Mentre per migliorare la comunicazione bisogna «affidarsi a professionisti multidisciplinari: psicologi del lavoro, mental coach ed esperti di Pr, che possono sviluppare percorsi formativi per superare barriere psicologiche, migliorare la crescita personale e ottimizzare i flussi comunicativi. Investire in formazione è una scelta strategica che genera risultati tangibili».
Tante le buone pratiche secondo Caon. Per esempio «Campari, con il progetto Better Together, ha rafforzato lo spirito di squadra organizzando momenti conviviali post-pandemia. Enel ha introdotto lo Statuto della Persona, mettendo al centro i valori individuali e creando un ecosistema collaborativo con i sindacati. Eni ha lanciato Our Eni. Fit purpose, un programma di formazione differenziato per team, integrato da podcast su sostenibilità e tematiche ambientali. Questi esempi dimostrano che mettere le persone al centro è sempre la scelta vincente».
Un nuovo corso alla Sapienza di Roma
È partito a novembre un nuovo progetto formativo rivolto agli studenti e alle studentesse del corso di laurea magistrale in Psicologia della Comunicazione e del Marketing alla Sapienza Università di Roma. Il corso si concentra su come utilizzare le narrazioni per creare un impatto significativo nel marketing e nella comunicazione, aiutando gli studenti e le le studentesse a sviluppare competenze fondamentali per il loro futuro professionale. All’interno del progetto è possibile approfondire argomenti quali:
● Analisi di campagne di marketing di successo: comprendere come le storie possano rendere un prodotto o un servizio unico e memorabile.
● Il potere delle emozioni nelle comunicazioni di marketing: imparare a suscitare empatia e coinvolgimento per creare connessioni durature con il pubblico.
● Adattamento dello storytelling ai diversi canali di comunicazione: sviluppare storie adatte sia ai contesti digitali sia a quelli tradizionali per massimizzarne l'efficacia.
Per Renata Metastasio, presidente del corso di laurea in Psicologia della Comunicazione e del Marketing di Sapienza, «la capacità di raccontare storie è una competenza fondamentale per i professionisti del marketing del futuro. Con questo corso, i nostri studenti e le nostre studentesse avranno l'opportunità di sviluppare abilità pratiche che potranno spendere nel mondo del lavoro, affrontando le sfide del settore con creatività e innovazione».
Durante il corso, gli studenti partecipano a esercitazioni pratiche su casi di studio reali e sviluppano progetti concreti, ricevendo feedback personalizzati. Questo approccio pratico permette agli studenti di acquisire una comprensione approfondita delle tecniche di storytelling e delle loro applicazioni nel marketing moderno.
Tra i docenti Luna Mascitti, ex studentessa del corso di laurea, esperta in neuromarketing e fondatrice di Mio Cugino ADV, agenzia di marketing digitale, che tornerà in aula per guidare gli studenti verso la scoperta del potere delle storie nella comunicazione di prodotti e servizi.