giovedì 11 settembre 2014
Secondo le nuove normative, le agenzie devono avere un direttore tecnico responsabile della trattazione degli affari, qualifica che si ottiene – tramite autocertificazione – seguendo i percorsi formativi riconosciuti dalla Regione Lombardia.
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Nella classifica dei 20 profili di lavoro più ricercati a Milano ci sono gli addetti di agenzie di pompe funebri con un totale di domande pari al 2,1% (dati Assolombarda primo trimestre del 2014). E a fine 2013 in Lombardia, il numero delle imprese funebri (pompe funebri e commercio di articoli funerari) risultava cresciuto del 3,6% sull'anno precedente (751 imprese funebri attive divise tra pompe funebri – 625 – e commercio – 126). Per attività funebri si intende il servizio che abilita le prestazioni, su tutto il territorio regionale, relative a: gestione delle pratiche amministrative inerenti il decesso, su mandato dei familiari; vendita di casse e altri articoli funebri in occasione del funerale; trasporto di cadavere, inteso come trasferimento della salma dal luogo del decesso al luogo di osservazione, al luogo di onoranze, al cimitero o al crematorio.Un'attività, quella del servizio di pompe funebri, che richiede una specifica formazione. In particolare, secondo le nuove normative, le agenzie devono avere un 'direttore tecnico addetto alla trattazione degli affari', qualifica che si ottiene – tramite autocertificazione – seguendo i corsi formativi riconosciuti dalla Regione. Per iscriversi occorre il diploma di scuola secondaria di II grado o di qualifica almeno triennale, anche del sistema di istruzione e formazione professionale.  Il percorso formativo è quello stabilito all'interno del d.d.u.o. 1331 del 22/02/2012 della Regione Lombardia. Il corso Simki fornisce tutti gli strumenti necessari a gestire l'impresa come azienda, dal know how commerciale al marketing; dal confezionamento e trasporto del feretro al servizio funebre all'amministrazione. Inoltre vengono trattati tutti gli aspetti relativi alle procedure per il trattamento delle salme e alle tecniche di riconoscimento dei cadaveri, a quelli più legati alla customer satisfaction del cliente, alla prevenzione e ai rimedi contro stress e burn out. Il corso è strutturato in maniera modulare: il primo è incentrato sulla gestione della promozione e dell'esercizio dell'attività funebre (20 ore), il secondo sull'accoglienza del cliente (quattro ore), il terzo sul confezionamento e il trasporto del feretro (16 ore) e il quarto e ultimo sull'esecuzione del servizio funebre nel rispetto delle norme di salute e sicurezza sul lavoro e di salvaguardia ambientale (20 ore). Il prossimo ciclo inizierà in settembre.La provincia lombarda che concentra il maggior numero di imprese è Milano (217, 28,9% del totale della regione) seguita da Brescia (141 imprese, 18,8%) e da Bergamo (64 imprese, 8,5%). Lodi (+15,4%), Lecco (+8,7%) e Como (+8,6%) le province che in un anno crescono di più in percentuale. Un business quello delle pompe funebri in cui oltre 1 impresa su 5 (il 20,8%) in Lombardia è in mano alle donne mentre i giovani sono ancora pochi (6,1%) e solo il 2,9% ha un titolare straniero.  Per ulteriori informazioni o iscrizioni rivolgersi a: tel. 027293975 email: tommaso.carcano@simki.it; elena.meneguzzo@ismo.org.
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