giovedì 31 gennaio 2019
Venti morti e 108 feriti nel 2018 ma ancora nessun rimedio: eppure un sistema estremo ci sarebbe, e in Inghilterra ha dato buoni risultati
Contromano in autostrada, una strage evitabile
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L'impatto mortale di qualche giorno fa sulla tangenziale di Milano ha riproposto il problema degli incidenti causati da chi imbocca contromano le strade. L'Osservatorio dell'Asaps, l'Associazione sostenitori Polstrada, nel 2017 ha registrato 221 episodi, 34 notturni e 187 diurni, 144 su autostrade e superstrade e 77 su strade ordinare. In 62 episodi ci sono stati feriti o morti: in totale sono state 11 le vittime mortali e 114 i feriti, mentre 66 episodi sono stati bloccati in tempo dall'intervento delle forze di polizia.

Secondo dati ancora non definitivi del 2018 raccolti dalla stessa Asaps, sono 225 gli episodi registrati, compresi quelli bloccati in tempo dalle forze di polizia. In 63 contromano ci sono state conseguenze per le persone: i morti sono stati 20, i feriti 108. Secondo il calcolo dei primi undici mesi 2018, nel 13% dei casi il conducente che viaggiava contromano è risultato ubriaco o drogato, nel 22,2% era anziano, nel 9,7% straniero.

Il sistema di contrasto al fenomeno dei contromano alla luce dei ripetuti episodi, particolarmente gravi nelle strade a doppia carreggiate, «meriterebbe - sottolinea il presidente dell'Asaps, Giordano Biserni - ulteriori e più efficaci sistemi di contrasto per rendere ancora più visibile e allertato l'imbocco contromano di una rampa o uno svincolo o uscita da un'area di servizio. Parliamo della segnaletica verticale e orizzontale, ma non solo. Utili potrebbero essere anche i
sistemi di allarme visivo e acustico che scattano nel momento in cui leggono la direzione sbagliata del veicolo».

Ma è davvero così difficile prevenire simili circostanze? In altre parole, che cosa si può fare per evitare che un veicolo entri in un'arteria nella direzione di marcia sbagliata? Una soluzione drastica ma efficace è quella adottata in alcuni Paesi anglosassoni: una banda chiodata che attraversa la carreggiata di immissione fa in modo che se un automezzo la percorre nel senso sbagliato si troverà i quattro pneumatici squarciati, circostanza che lo obbliga a rallentare e fermarsi pochi metri dopo. La chiodatura è fatta in modo da essere “a scomparsa” per il passaggio dei veicoli che la oltrepassano viaggiando nella direzione corretta. Una soluzione drastica, ma che può evitare vere e proprie tragedie, che in inglese viene chiamata tyre killer, cioè «assassina di pneumatici». Nel caso, invece, che contromano dovesse passare per ragioni di emergenza un mezzo di soccorso, basterà che un agente autorizzato disattivi manualmente il dispositivo di sicurezza e le gomme saranno risparmiate.

L'installazione di questo dispositivo è semplice e anche il costo non dovrebbe per nulla rappresentare un ostacolo, tanto meno per i bene attrezzati (e remunerati) concessionari autostradali italiani. Ma a quanto è dato sapere, questo genere di interventi non è al momento all'ordine del giorno.

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