lunedì 23 giugno 2014
COMMENTA E CONDIVIDI
Conto alla rovescia per il primo versamento dei contributi volontari. La prima rata relativa al 2014, infatti, va versata entro il prossimo 30 giugno e servirà a coprire il trimestre da gennaio a marzo. Attenzione alla scadenza: se il versamento è fatto in ritardo, anche di un solo giorno, i contributi saranno rimborsati e non accreditati per il trimestre per il quale sono stati versati, che conseguentemente resterà scoperto di contributi. Per il prossimo appuntamento si terrà conto degli importi aggiornati dall’Inps al tasso d’inflazione dell’1,1% (circolare n. 51/2014).La pensione fai-da-te costa sempre di più La volontaria coinvolge circa due milioni di ex lavoratori (soprattutto donne) che hanno scelto di continuare l’assicurazione previdenziale pagando di tasca proprio, con lo scopo di maturare il diritto a una pensione. Ma costa sempre di più «farsi» una pensione da soli: infatti, ogni anno c’è il consueto aumento delle somme da versare per via dell’adeguamento al tasso Istat. E poi, per alcuni lavoratori, c’è un ulteriore rincaro dovuto all’aumento delle aliquote dei contributi (è il caso degli ex artigiani e commercianti). Vediamo i conti del 2014, per singole categorie di lavoratori.Per i lavoratori dipendenti l’importo del contributo volontario da pagare si ottiene applicando alla retribuzione di riferimento (tale è quella media dell’ultimo anno di lavoro), l’aliquota contributiva vigente per la contribuzione obbligatoria. Tale aliquota è oggi pari al 27,87% per i soggetti autorizzati alla contribuzione volontaria entro il 31 dicembre 1995 e al 32,37% (33% per la quota di retribuzione eccedente i 45.530 euro annui), per le autorizzazioni in epoca successiva; in entrambi i casi va rispettato il minimale che è pari a 200,35 euro su base settimanale. Ad esempio, per il 2014, con il minimale di retribuzione settimanale pari proprio a 200,35 euro (rappresenta il “minimo” da prendere in considerazione laddove la retribuzione media effettiva delle ultime 52 settimane risulti d’importo inferiore) il contributo risulterà pari a 55,84 euro settimanali per i soggetti autorizzati sino al 31 dicembre 1995 e a 64,85 euro settimanali per chi è stato autorizzato dal 1° gennaio 1996 in poi. Ciò significa, su base annua, una spesa minima di 2.903 euro (55,83 per 52 settimane) per chi è stato autorizzato entro il 31 dicembre 1995 e di 3.372 euro (64,85 per 52 settimane) se l’autorizzazione è successiva. I contributi volontari per i lavoratori autonomi (artigiani e commercianti) si determinano applicando le aliquote stabilite per il versamento dei contributi obbligatori al reddito medio di ciascuna delle previste otto classi di reddito (in tabella i valori). Ad esempio, un artigiano con 12 mila euro di reddito medio, poiché rientra nella prima classe di reddito (quella che include tutti i redditi fino all’importo limite di 15.516 euro), dovrà versare quest’anno un contributo volontario mensile di 287,05 euro (278,35 euro nel 2013) ovvero di 248,26 euro (239,95 euro nel 2013) se ha meno di 21 anni (aliquota agevolata), che significa su base annua 3.444.60 euro (3.340,20 euro nel 2013) ovvero 2.979,12 euro (2.879,40 nel 2013). Il commerciante con lo stesso reddito pagherà un po’ in più, per via dell’addizionale contributiva dello 0,09%, ossia un contributo volontario mensile di 288,21 euro (279,50 euro nel 2013) ovvero di 249,42 euro (241,10 euro nel 2013) se ha meno di 21 anni, che significa su base annua 3.458,52 euro (3.354,00 euro nel 2013) ovvero 2.993,04 euro (2.893,20 euro nel 2013). I contributi volontari dovuti dagli iscritti alla gestione separata Inps (i parasubordinati, come i co.co.pro e i professionisti senza cassa) si determinano applicando all’importo medio dei compensi percepiti nell’anno precedente la data della domanda di autorizzazione all’Inps, l’aliquota pensionistica di contribuzione obbligatoria prevista per i soggetti privi di tutela previdenziale, nel rispetto del minimale di legge (che è lo stesso minimale previsto per gli artigiani e i commercianti). Ciò significa che per l’anno 2014 (anno per il quale il minimale annuo è pari a 15.516 euro e l’aliquota pensionistica è pari al 27% per i professionisti e al 28% per le altre categorie di lavoratori) l’importo minimo dovuto è pari a 4.189,32 euro (4.146,39 euro nel 2013) nel primo caso (aliquota del 27%) e pari a 4.344,48 euro (4.146,39 euro nel 2013) nel secondo caso (aliquota del 28%). Su base mensile il contributo dovuto è pari a euro 349,11 (345,54 euro nel 2013) a chi versa il 27% e a euro 362,04 (345,54 euro nel 2013) a chi versa il 28%.Infine, vale la pena ricordare che tra gli interessati alla volontaria ci sono anche gli ex lavoratori domestici, i quali quest’anno pagano 26,04 euro (25,75 euro nel 2013) la settimana (anche per loro non esistono classi di contribuzione), oppure 34,92 euro (34,53 euro nel 2013) se l’autorizzazione è successiva al 31 dicembre 1995.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: