lunedì 25 novembre 2013
​I sindacati e le aziende riunite nell'Assirm hanno siglato un accordo che prevede più alti livelli di compenso e misure per la continuità occupazionale
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Firmata un'intesa per regolare le collaborazione degli intervistatori. Dopo diversi mesi di trattativa tra Felsa Cisl, NIdiL Cgil, Uil Tem.p@ e Assirm (Associazione che riunisce gli istituti di ricerche di mercato, sondaggi d’opinione e ricerca sociale) si è infatti raggiunta un’ipotesi di accordo per la regolamentazione delle collaborazioni a progetto nel settore. Il testo, spiega una nota sindacale, definisce "un rilevante miglioramento delle condizioni di lavoro dei collaboratori a progetto del settore delle ricerche di mercato, disciplinando le figure professionali: intervistatori telefonici, intervistatori professionali (face to face), rilevatori, codificatori e shoppers".
La disciplina dei compensi (affidata alla contrattazione dalla riforma Fornero) prevede per gli intervistatori telefonici una progressione che in 3 anni e mezzo porterà il compenso al IV (operatore senior) e V (operatore junior) livello del Contratto nazionale Terziario. Per quanto attiene rilevatori e codificatori i compensi sono in linea con quelli previsti per gli intervistatori telefonici, mentre per gli intervistatori personali (face to face) sensibilmente superiori. Inoltre, sono garantiti ad ogni lavoratore i trattamenti di miglior favore in atto alla data di entrata in vigore dell’accordo fino al 31/12/2015 sia per i lavoratori già contrattualizzati che per quelli che dovessero venire assunti successivamente all’intesa.
Per assicurare continuità occupazionale ai lavoratori, le aziende aderenti ad Assirm costituiranno un bacino di nominativi dei collaboratori che hanno lavorato negli ultimi 36 mesi valido per l’attivazione di nuovi contratti di collaborazione. L’ipotesi d’intesa, inoltre, prevede il pagamento di un’indennità per i periodi di riposo psico-fisico per i collaboratori che lavorano almeno 500 ore nell’anno.
A cominciare dai prossimi giorni, le organizzazioni sindacali firmatarie presenteranno l’ipotesi di accordo ai lavoratori attraverso assemblee su tutto il territorio nazionale, per la ratifica del testo e la consultazione dei collaboratori interessati. Se approvato, l’accordo entrerà in vigore il prossimo 1° gennaio. Attualmente sono circa 160 le aziende del settore con un totale di 5.900 addetti e circa 20.000 collaboratori che realizzano durante l’anno circa 18.000 progetti di ricerca o sondaggio.
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