venerdì 26 giugno 2015
Secondo una ricerca del Consorzio nazionale imballaggi, si potrebbero creare fino a 89mila nuovi posti di lavoro.
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Un accordo per dare continuità allo sviluppo della raccolta differenziata e del riciclo dei rifiuti di imballaggio in Italia. Lo hanno firmato il presidente di Anci (Associazione dei Comuni) Piero Fassino e il numero uno di Conai (Consorzio nazionale imballaggi), Roberto De Santis. Nel quinquennio 2014-2019 sarà regolato il rapporto tra Comuni convenzionati e Consorzi per le modalità di conferimento e l'entità dei corrispettivi per i 'maggiori oneri' degli imballaggi di acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro.L'intesa avrà anche una ricaduta sull'occupazione. Nello scenario prudente - secondo una ricerca del Conai - gli addetti  aggiuntivi della filiera del riciclo (parliamo di raccolta differenziata, trasporto, selezione e riciclo al netto dell’occupazione persa in altri settori, come per esempio le discariche) sarebbero circa 76.400 e gli addetti per le costruzioni di impianti (di selezione, compostaggio, riciclo intermedio e termovalorizzazione) circa 12.600, per un totale sull’intero territorio nazionale di 89mila nuovi posti di lavoro. Gli effetti occupazionali sono in proporzione maggiori al Centro e al Sud soprattutto nelle attività di raccolta differenziata in ragione del ritardo che caratterizza tali aree. Al contrario la maggior concentrazione di industrie del riciclo al Centro Nord determina in tali aree un incremento occupazionale percentualmente superiore per tali attività.Nel 2014 la raccolta differenziata in convenzione è cresciuta in maniera significativa, facendo registrare un +7,2% a livello nazionale (3.650.000 tonnellate di rifiuti di imballaggio conferite al sistema consortile), con percentuali di incremento ancora maggiori registrate nelle regioni del Centro-Sud, che si dimostra essere il bacino con maggiori potenzialità di sviluppo anche per gli anni a venire. A livello di filiere, cinque su sei – acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro - hanno fatto segnare un andamento positivo della raccolta, con dinamicità maggiori per i comparti dell’acciaio (+18,6%), della plastica (+7,9%) e del vetro (+7,1%).In misura maggiore rispetto ai quantitativi conferiti, crescono anche i corrispettivi erogati da Conai ai Comuni, che sono passati nel 2014 da 342 a circa 400 milioni di euro (+17%). L’incremento è ancora più significativo se consideriamo che nel primo trimestre del 2014 era ancora in vigore la precedente edizione dell’Accordo, che prevedeva una modulazione differente dei corrispettivi.La copertura del territorio è rimasta pressoché invariata rispetto all’anno precedente: in tutto sono 7.300 i Comuni serviti dal sistema consortile, con un coinvolgimento di oltre 57 milioni di cittadini, pari al 91% della popolazione italiana. "L’Accordo Quadro ha sicuramente portato i suoi frutti – ha spiegato Fassino - e questo è evidenziato dai dati raccolti. Ma ancora più importante è poter dire che l’Accordo ha garantito un servizio costante e continuo su tutto il territorio nazionale della raccolta degli imballaggi. La strada però è ancora in salita, ed alcuni degli obiettivi previsti richiedono un impegno assiduo di tutti gli attori in campo al fine di eliminare le differenze territoriali, in termini di differenziata e riciclo, ancora presenti. Continueremo quindi il confronto con il Conai con l’obiettivo condiviso e la volontà di costruire un sistema ancora più trasparente ed efficace per il raggiungimento degli obiettivi previsti nonché per arrivare ad un allineamento del sistema Paese rispetto ai migliori standard europei"."Uno degli obiettivi di Conai per i prossimi anni  – ha affermato Roberto De Santis  – sarà proprio quello di continuare a sostenere il processo di sviluppo della raccolta differenziata degli imballaggi nelle aree in ritardo, soprattutto nel Centro-Sud, con lo scopo di contribuire ad allineare i livelli di raccolta differenziata e di riciclo a quelli delle regioni del Nord. In quest’ambito forniremo pieno supporto ai Comuni con progetti dedicati e risorse economiche per apparecchiature e strumenti di comunicazione. Grazie all’attività di Conai e dei Consorzi di filiera nel 2014 sono stati sottratti alla discarica il 77,7% dei rifiuti di imballaggio immessi al consumo".Nel nuovo accordo è stata confermata la priorità della raccolta differenziata di qualità, condizione indispensabile per un corretto avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio così come la garanzia di ritiro universale da parte dei Consorzi su tutto il territorio nazionale dei rifiuti di imballaggio conferiti al servizio pubblico di raccolta, anche oltre gli obiettivi di riciclo e di recupero previsti dalla legge, ormai ampiamente superati.Infine, il ruolo del sistema consortile continuerà a svolgersi in una logica di sussidiarietà rispetto al mercato. Il nuovo Accordo garantisce, infatti, ai Comuni e ai gestori convenzionati la possibilità di recedere dalle convenzioni destinando il materiale sul mercato. È, altresì, prevista la possibilità di 'rientrare' nelle convenzioni all’interno di periodi preventivamente stabiliti.
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