giovedì 22 aprile 2021
Numeri quattro volte superiori a quelli della crisi del 2008. Il governo studia la riforma con il rafforzamento del contratto di solidarietà e l'abolizione della cassa in deroga
Il ministro del Lavoro Andrea Orlando

Il ministro del Lavoro Andrea Orlando - Ansa

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Il numero totale di ore di cassa integrazione autorizzate dal 1 aprile 2020 al 31 marzo 2021, per emergenza sanitaria supera i 5 miliardi. In base ai dati dell'Osservatorio dell'Inps sulla cassa integrazione con causale Covid secondo il quale le ore di fermo chieste dalle aziende sono pari a 5.016,7 milioni di cui: 2.259,5 milioni di cig ordinaria, 1.728,4 milioni per l'assegno ordinario dei fondi di solidarietà e 1.028,8 milioni di cig in deroga.

Solo nel mese di marzo 2021 sono state autorizzate oltre 620 milioni di ore tra cassa e assegni di solidarietà con causale Covid, un dato quasi quattro volte quello di febbraio (157,8). Con le restrizioni decise la Governo per fronteggiare la crescita del contagio e con il passaggio della gran parte dell'Italia in zona rossa sono aumentate in modo consistente le richieste di cassa integrazione per emergenza sanitaria. Numeri così alti di richieste in un mese non si vedevano da maggio 2020 quando comunque superarono gli 849 milioni. Da giugno in poi il totale mensile era sempre rimasto sotto i 500 milioni con un minimo a febbraio di 157 milioni. Nel complesso in 12 mesi (da aprile 2020 a marzo 2021) sono stati chiesti oltre cinque miliardi di ore di cassa integrazione e assegni di solidarietà con causale Covid, un numero di quattro volte superiore all'anno peggiore della crisi economica (quasi 1,2 miliardi nel 2010). Oltre 129,4 milioni di ore sono state chieste a marzo da alberghi e ristoranti., oltre 88 dalle imprese del commercio e oltre 63,8 dalle attività immobiliari, di noleggio e servizi alle imprese.Questi dati si riferiscono naturalmente alle autorizzazioni: il conto finale sul fermo effettivo dei lavoratori si potrà fare solo una volta calcolato il tiraggio, ovvero l'uso delle ore autorizzate che nel 2020 si è aggirato intorno al 40% delle autorizzate.

Intanto il governo lavora ad una riforma degli ammortizzatori sociali che dovrebbe partire nel 2022. Il ministro del Lavoro Andrea Orlando, mercoledì sera ha incontrato le parti sociali e ha illustrato la sua proposta che l’abolizione della cassa in deroga e l’estensione di quella straordinaria a tutte le imprese con oltre 15 dipendenti mentre per le imprese con meno di 5 lavoratori ci sarà una misura ad hoc. Previsto il rafforzamento del contratto di solidarietà, un decalage più lungo per la Naspi, spostato dal sesto mese, un unico massimale per tutti i trattamenti (Cig assegno ordinario e Naspi) a 1.199 euro, assegno familiare per tutti.

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