lunedì 7 gennaio 2008
I dati, resi noti da Sacconi e relativi alla cassa intergazione ordinaria, sono espressione di una caduta della produzione. Quella straordinaria, anticamera del licenziamento, è però diminuita dell'11%.
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A dicembre il ricorso complessivo alla cassa integrazione del settore industriale ed edile è aumentato del 110,28%, con una crescita di quella ordinaria del 525% rispetto allo stesso mese del 2007. La cassa integrazione straordinaria è invece diminuita dell'11,61%. I dati sono stati diffusi dal ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, in occasione della registrazione della puntata della trasmissione Porta a porta, anticipando il consuntivo del presidente dell'Inps all'unità di crisi sull'occupazione istituita al ministero. «I dati dicono che esplode la cassa integrazione ordinaria, espressione di una caduta della produzione, quasi esclusivamente nel settore meccanico», ha spiegato Sacconi. «Questo non vuol dire che le imprese hanno perso la testa, non hanno cambiato organizzazione, per ora non sono in atto ridimensionamenti strutturali. La cassa integrazione straordinaria, anticamera del licenziamento, è infatti diminuita».Tra gennaio e dicembre 2008 il ricorso complessivo alla cassa integrazione ordinaria e straordinaria dell'industria e del settore edile è aumentato del 24,56% (il 27,04% solo nel settore industria). In totale nel 2008 le ore complessive di cassa integrazione sono state 223 milioni. Pesa il risultato del settore meccanico: su circa 17.700.000 ore complessive di cassa integrazione ordinaria, 11.200.000 hanno riguardato l’industria meccanica. Sacconi ha evidenziato però che negli ultimi 28 anni il numero totale delle ore di cassa integrazione è stato inferiore a quello del 2008 solo cinque volte. «Nel 1984 per esempio sono stati raggiunti 800 milioni di ore», ha detto il ministro.
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