venerdì 24 marzo 2023
Le società dovranno raccogliere consensi specifici per le singole finalità, assicurando il pieno esercizio dei diritti previsti dalla normativa privacy
Call Center, un nuovo Codice di Condotta contro il Far West dei dati
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Arriva un nuovo strumento normativo contro il telemarketing illegale. È diventato infatti operativo, dopo il Registro pubblico delle opposizioni attivo dallo scorso luglio, anche il Codice di Condotta, una serie di regole di comportamento e gestione che le imprese di telemarketing saranno chiamate a rispettare e che va ad affiancarsi alle altre misure già attive. In particolare, come annunciato dal Garante della Privacy, vengono rafforzate le procedure di controllo da parte di tutta la filiera della “Customer Relation”: committenti, outsourcer, list provider, lead generator e agenzie in subappalto. L’obiettivo è di metter al sicuro ogni fase della gestione dei dati personali dei cittadini, dalla raccolta, all'utilizzo, alla cancellazione.

Per assicurare il rispetto della normativa privacy “dal contatto al contratto”, le società che aderiranno al Codice si impegneranno ad adottare misure specifiche per garantire la correttezza e la legittimità dei trattamenti di dati. Dovranno raccogliere consensi specifici per le singole finalità (marketing, profilazione, e altro ancora), informare in maniera precisa le persone contattate sulle finalità per le quali vengono usati i loro dati, assicurando il pieno esercizio dei diritti previsti dalla normativa privacy (opposizione al trattamento, rettifica o aggiornamento dei dati). Vengono introdotte inoltre regole per contrastare il fenomeno del “sottobosco” dei call-center abusivi. Il Codice di condotta stabilisce infatti che nei contratti stipulati dall'operatore con l'affidatario del servizio dovrà essere prevista una penale o la mancata corresponsione della provvigione per ogni vendita di servizi realizzata con contatto promozionale avvenuto senza consenso. Le società dovranno inoltre effettuare una valutazione di impatto nel caso svolgessero trattamenti automatizzati, compresa la profilazione, che comportano un'analisi sistematica e globale di informazioni personali.

Soddisfazione è stata espressa da Lelio Borgherese, presidente di Assocontact, secondo cui «il Codice è uno strumento prezioso». Per il Codacons, «si tratta di un nuovo punto di partenza nella battaglia al telemarketing selvaggio, un fenomeno che giorno dopo giorno diventa sempre più insostenibile e che danneggia chi opera nel rispetto delle regole». In base ai dati raccolti dal Codacons, ad oggi nonostante il Registro delle opposizioni conti 4 milioni di adesioni, più di 2,5 milioni di italiani iscritti continuano a ricevere telefonate commerciali da parte di call center e operatori specializzati.

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