venerdì 24 gennaio 2020
Diecimila colloqui con circa 300 imprese, 50mila candidature per oltre 6mila proposte di lavoro, otto convegni, 100 seminari e 160 stand
Dal 28 al 30 gennaio torna l'"International Job Meeting"
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Diecimila colloqui con circa 300 imprese, 50mila candidature per oltre 6mila proposte di lavoro a disposizione, oltre a otto convegni, 100 seminari e 160 stand: sono questi i numeri di International Job Meeting (Ijm), la più importante manifestazione in Sardegna dedicata al mondo dell'occupazione in programma alla Fiera di Cagliari dal 28 al 30 gennaio, organizzato dall’Assessorato regionale del Lavoro e promosso dall’Aspal, l’Agenzia sarda per politiche attive del lavoro. Tre giorni ricchi di appuntamenti, incontri e confronti, dove lo scambio di informazioni e contatti saranno un’occasione di crescita personale e professionale. Creatività e innovazione saranno i temi dell’evento. Numerose e varie sono le attività previste: convegni con esponenti del mondo politico ed economico che affrontano temi attuali e rilevanti, seminari con rappresentanti del settore aziendale e imprenditoriale, laboratori con esperti e addetti ai lavori nel campo del recruitment, per l’Italia e per l’estero, della formazione.

Una novità rispetto alla scorsa edizione, un’intera area dedicata a ospitare il Salone dello studente Campus Orienta a voler rappresentare l’idea di orientare il mondo dei giovani che si trova davanti a una scelta fondamentale per il prosieguo della propria vita professionale, fornendo un panorama completo sulle possibilità di studio e formazione post diploma.

«Il Salone dello Studente, grazie alla collaborazione con l’Ijm di Cagliari, arriva per la prima volta in Sardegna e questo è motivo per noi di grande soddisfazione - afferma Domenico Ioppolo, Chief Operating Officer del Salone -. Focalizzeremo la nostra presenza con proposte formative di università, accademie e scuole di formazione dedicate a moda, design e creatività. Settori che dispongono di enormi potenzialità per il futuro dei giovani».

«Il Job day si rinnova, raccogliendo le sfide di un mercato del lavoro in continua evoluzione non solo su base europea ma mondiale, imprimendo una svolta netta nel senso dell’internazionalizzazione, sempre più necessaria per garantire un futuro ai nostri giovani». Lo ha detto il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, nel corso di una conferenza stampa per presentare l’Ijm. «La nostra attenzione vuole essere rivolta ai 50mila che sono in cerca di lavoro e non riescono ad arrivare neanche alla fase selettiva del colloquio – ha sottolineato Solinas - perché in fase di preselezione i loro curricula vengono scartati non avendo le skill necessarie per una valutazione positiva. L’Ijm rappresenta un momento importante perché consente di accompagnare i giovani in un percorso che è quello dell’autoimpresa, e dà la possibilità di capire quali siano le professionalità emergenti, quali siano le richieste del mercato per creare percorsi il più possibile individuali che tendano a valorizzare le capacità professionali di ogni singolo nell’ottica di una dinamica del lavoro che è profondamente mutata nel tempo».

«L’Ijm racchiude essenzialmente tutto ciò che è stato messo in campo insieme dall’assessorato del Lavoro con Aspal, con lo scopo principale di dare occupazione attraverso le misure del programma Tvb (tirocini, bonus e voucher) e che vogliamo rafforzare con questo evento internazionale - sottolinea l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda -. Creatività e innovazione sono le chiavi di lettura più opportune in un mercato del lavoro sempre più globalizzato, e abbinate alla nostra identità sarda possono abbattere il muro della disoccupazione. I lavori creativi uniti alle tecniche digitali più avanzate rappresentano il nuovo mondo del lavoro, senza dimenticare le nostre professioni tradizionali».

All’incontro si presentazione ha partecipato anche il direttore generale dell’Aspal, Massimo Temussi: «Lo scopo dell’Ijm – ha spiegato - è quello di dare uno spaccato di ciò che succede a livello internazionale, sui nuovi mercati, sui corsi di studio, sulle nuove figure professionali».

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