mercoledì 11 settembre 2013
​Debutta la nuova crossover compatta di Citroen, prototipo dei futuri modelli della linea C: strumentazione essenziale, sedile unico davanti e pannelli "morbidi" a protezione delle fiancate.
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Uno stand all'insegna del rinnovamento. È così che Citroen si presenta al Salone di Francoforte puntando sullo sviluppo della linea C, con l'innovativo concept Cactus; un'offensiva tecnologica di tutto rispetto ed un'attenzione particolare al mondo delle corse.
 
In particolare, partendo proprio dal rinnovamento della linea C, Citroen intende segnare una cambiamento epocale con nuova Citroen C4 Picasso (16.000 vendite all'attivo) e nuova Grand C4 Picasso. Ma le linee del futuro si vedono soprattutto nella Cactus, manifesto dei prossimi modelli della linea C; una linea DSsempre dinamica con oltre 370.000 vendite dal 2010, di cui 66% realizzate con nuovi clienti grazie ai quattro modelli, DS3, DS3 Cabrio, DS4 e DS5. Presenti anche DS3 Cabrio Racing e, per la prima volta in Europa, Wild Rubis: due concept car che confermano l'audacia creativa di questa linea di prodotti dal carattere forte. 
 
Infine, a dimostrazione del suo rinnovamento in ambito sportivo, la Marca presenta Citroen C-Elysée WTCC che prenderà il via al Campionato del Mondo per Vetture Turismo FIA nel 2014, con due piloti d'eccezione: Sébastien Loeb e Yvan Muller.
 
E' innegabile comunque che a catturare gli occhi sullo stand di Francoforte sia soprattutto la concept Cactus. Sullo schienale del sedile posteriore una divertente composizione grafica, che ritrae un sorridente Andre Citroen, ricorda che l'Azienda punta sulla "innovazione fin dal 1919". Così Citroen evidenzia il forte cambiamento e il progresso (non solo concettuale) legati a questa crossover compatta. Citroen Cactus non è infatti solo una showcar ma un manifesto dei futuri modelli della linea C di Citroen, il punto di partenza per una filosofia progettuale che tenderà a liberare l'auto del superfluo e ad enfatizzare i valori propri del brand.
Per riconciliare estetica e facilità d'utilizzo, i designer che hanno creato Cactus hanno fatto ricorso ad un preciso equilibrio tra volumi mirati ed efficienza. La silhouette di questa crossover - affermano alla Citroen - "èinedita e chiara, facile da memorizzare, come le auto che sono entrate nella storia". Come nell'iconica DS del 1955, ci si accorge che le forme di Cactus, essenziali, sono vicine al mondo naturale, facili da memorizzare e, afferma Citroen, capaci di staccarsi dai codici tradizionali per esplorare soluzioni ingegnose e prestazioni efficienti. "Abbiamo ripensato completamente - ha detto il designer Mark Lloyd, che ha diretto il progetto - alla forma ed alla funzione degli scudi paraurti, che nella Cactus sono perfettamente integrati nella carrozzeria ma sono anche pensati per proteggere l'auto ed essere facilmente riparabili o sostituibili. Una parte è rivestita con un materiale morbido, che non si graffia e resiste anche ai piccoli urti".
E sulle fiancate sono proprio i pannelli 'Airbump' a sottolineare la diversità e la funzionalità del concetto Cactus che si ritroveranno, quasi immutate, nella C4-Cactus che ne deriverà il prossimo anno e che, conferma Citroen "manterrà questo nome" legandolo appunto alla famiglia C4. L'Airbump' si estende su entrambe le porte, con un forte effetto grafico grazie anche al colore grigio Lama che contrasta con ilbianco della carrozzeria, svolgendo il doppio compito di personalizzare l'auto (le capsule d'aria potranno essere scelte con colori diversi) e di proteggere le fiancate con un effetto ammortizzante che ricorda quello delle scarpe Nike Air. L'idea è quella di esibire con orgoglio la scelta di proteggere il valore dell'auto, esattamente come si fa con una cover per il proprio iPhone.
Mark Lloyd non nasconde di essersi ispirato ai comportamenti di tutti i giorni e al mondo del fashion per molti dei dettagli di quella auto: "sulla parte superiore della plancia ho inserito dei gommini - ha confessato - dopo aver visto delle scarpe Tod's in un centro commerciale. E per la selleria, in cuoio naturale non trattato, mi sono ispirato alla pelletteria di Hermes". Cactus evidenzia come sia possibile ripensare anche l'abitacolo,eliminando il supefluo e puntando al benessere. Lo dimostra l'ampia panchetta anteriore, in pratica un sedile unico, che permette di spostarsi facilmente da destra a sinistra anche per l'assenza di un tunnel centrale. E lo conferma l'essenzialità della strumentazione, composta da due soli display stile 'iPad', uno al centro e uno davanti al guidatore.
Per il momento di Cactus si conoscono solo le dimensioni (è lunga 4,21 m; larga 1,75 e alta 1,53) e un'ipotesi di meccanica - quella Hybrid Air sviluppata da PSA assieme a Bosch e che associa l'aria compressa e l'idraulica a un motore benzina a 3 cilindri - che potrebbe garantire al modello di serie consumimedi inferiori ai 3 litri per 100 km.
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