mercoledì 17 agosto 2011
Milano sorride: +1,27% dopo una giornata nervosa. Intanto l'Ue annuncia l'intenzione di introdurre una tassa sulle operazioni finanziarie. Ma Londra avvisa: deve valere per tutto il mondo. La manovra passa in Senato, da lunedì in commissione.
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L'avvio pesante, mezza giornata in altalena e poi una lenta risalita. Dopo l'intervento Merkel-Sarkozy, le borse europee hanno lentamente ritrovato fiducia, anche se la chiusura è stata contrastata. Milano ha chiuso bene, risultando la migliore d'Europa: il Ftse Mib ha segnato un rialzo dell'1,27% a 15.950 punti. Positive anche Parigi (+0,73%), mentre Londra chiude di poco in negativo (-0,49%), imitata da Francoforte (-0,77%).Il mercato oggi ha premiato oltre la metà dei titoli che compongono il paniere delle blue chip, con Pirelli (+4,98%) capofila dei rialzi, seguita da Fiat Industrial (+4,93%), contrastata rispetto a Fiat (-1,01%), penalizzata ancora dalla delusione per le previsioni sulle vendite della 500 negli Usa.Acquisti a mani basse anche su Telecom (+3,03%) e Fonsai (+4,72%), insieme alla controllata Milano (+4,88%). Bene anche Generali (+2,52%), mentre si sono mosse a due velocità le banche. Hanno tirato la volata Banco Popolare (+3,17%), Bpm (+2,16%) e Intesa Sanpaolo (+2,01%), difficoltà invece per Unicredit (-1,62% a 1,03 euro), che ha comunque resistito sopra quota 1 euro.Poche ma significative le vendite, che hanno colpito Finmeccanica (-2,64%), Italcementi (-1,82%) ed Stm (-1,25%). In calo Terna (-0,96%), ma è l'unico titolo del settore energia ad aver sofferto anche oggi, mentre hanno ripreso quota Eni (+2,13%), A2a (+2,01%), Enel (+1,61%) e soprattutto Edison (+2,85%) e Snam Rete Gas (+2,28%)IN ARRIVO TASSA SULLE TRANSAZIONI FINANZIARIEL'Unione europea metterà a punto delle proposte su una tassa per le transazioni finanziarie (la cosiddetta Tobin Tax) a livello europeo prima del vertice del G20 di novembre. "La Commissione andrà avanti con una proposta legislativa per la tassazione sulle transazioni finanziarie in autunno", ha detto il portavoce della Commissione europea a Bruxelles, Cristina Arigho.Per la portavoce "potrebbe essere uno strumento appropriato per ridurre l'eccessivo livello di rischio che viene preso". La proposta dovrebbe riguardare una tassazione per tutti i 27 stati membri dell'Ue, incluso il Regno Unito, ha spiegato sempre Arigho. La Commissione, quindi, pubblicherà una bozza e una valutazione del potenziale impatto economico della misura prima del summit per il G20 che si svolgerà il 3 e il 4 novembre in Francia. Londra avverte che sarà pronta a confrontarsi sulla Tobin Tax, lanciata ieri dal presidente francese Nicolas Sarkozy e dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, solo se sarà un'imposizione valida per ogni Paese. "Altrimenti le transazioni si sposteranno nei Paesi che non la applicano" fa notare il governo britannico.MANOVRA PASSA AL SENATOIn un'aula quasi deserta, il testo della manovra economica varata dal Consiglio dei ministri il 12 agosto scorso, è stato incardinato al Senato. L'esame del decreto nelle commissioni Affari costituzionali e Bilancio inizierà la prossima settimana secondo un calendario che verrà deciso da un'apposita capigruppo, che ci sarà sempre la settimana prossima. La prossima seduta dell'Aula è convocata per il 5 settembre alle 18.00.BORSE ASIATICHE CONTRASTATELe Borse asiatiche si muovono in ordine sparso con la maggior parte dei listini che veleggia in territorio positivo e qualche piazza finanziaria che mostra segnali di debolezza, come Tokyo, che ha chiuso la seduta in calo dello 0,55%. Nell'area dell'Asia-Pacifico hanno condizionato la seduta alcune notizie positive sul fronte societario come i risultati di China Coal Energy, balzata dell'8,8%, e gli acquisti sui titoli bancari e della grande distribuzione in Australia (Sydney avanza dell'1,3%) dopo che nel secondo trimestre si è registrata un'accelerazione dei salari. Macchia la giornata il calo di Tokyo, penalizzata dall'indebolimento dell'euro sullo yen e dal permanere di timori per l'economia dell'eurozona dopo il vertice franco-tedesco di ieri. Non a caso hanno sofferto i titoli dell'export, come Honda (-2,3%), il cui fatturato deriva per l'80% dall'estero.
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