giovedì 21 gennaio 2016
Oltre 3mila assunzioni nel 2015. Tra le figure più richieste: installatore di impianti termici sostenibili; tecnico meccatronico; responsabile degli acquisti; esperto in demolizione volta al recupero dei materiali e in commercializzazione dei prodotti di riciclo; programmatore delle risorse agroforestali; ingegnere e statistico ambientale; risk manager.
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Boom di 'lavori verdi' in Toscana, dove le persone assunte nel settore ambientale nel 2015 sono oltre 3mila, attestandosi così tra le regioni più in crescita e con le migliori prospettive. Di questo si è parlato in un incontro a Firenze promosso da Cgil Toscana. Tra le professionalità 'verdi' più richieste in Italia nel 2015 figurano: installatore di impianti termici sostenibili; ingegnere energetico; tecnico meccatronico (si dedica allo studio di sistemi meccanici intelligenti); ecobrand manager (studia mercato di riferimento, predispone il piano di marketing); responsabile degli acquisti verdi; esperto in demolizione volta al recupero dei materiali (figura utilissima, per esempio, nel piano previsto su Piombino); esperto in commercializzazione dei prodotti di riciclo; programmatore delle risorse agroforestali; pedologo; ingegnere e statistico ambientale; risk manager (è il processo mediante il quale si prevede il rischio di un'azienda e si attuano delle strategie per evitarlo o per gestirlo).Oltre alla rinomata vocazione turistica, con città d'arte e agriturismi, anche il manifatturiero ha ottime prospettive di crescita nell'ambito dell'economia verde. Lo ha confermato Mirko Lami, dellasegreteria regionale della Cgil Toscana: "Ci sono delle grandi opportunità da cogliere e la Toscana non deve farsele sfuggire. È un universo completamente nuovo, sia per le aziende che per i lavoratori, e noi non possiamo che adeguarci". I settori turistico ed enogastronomico, soprattutto per i grandi nomi, sono nella regione i più sviluppati e presentano già delle eccellenze. "Per le aziende degli altri comparti - ha proseguito Lami - c'è bisogno di un netto cambio di mentalità, facendo proprie la cultura del riciclo e in generale dell'ambiente. L'agroalimentare è quello con le migliori potenzialità, come dimostra il polo piombinese, che prevede nel suo progetto di rilancio numerosi posti di lavoro in ambito verde, oltre che nelle bonifiche e nelle demolizioni. La crisi ha colpito tutti, ma il settore verde èl'unico in movimento: come Cgil dobbiamo farlo crescere, avanzando nuove proposte alla Regione, anche se per sua natura, con lavoratori professionisti e competenze medio-alte, non cidarà molti iscritti".
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