martedì 26 novembre 2013
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 Accordo raggiunto sul patto generazionale nel pubblico impiego in Alto Adige. Provincia di Bolzano e sindacati di categoria Cgil/Agb, SgbCisl, Asgb Uil/Sgk e Gs hanno sottoscritto l'intesa che costituisce un'integrazione al contratto collettivo di intercomparto."Dobbiamo incentivare un ricambio generazionale nel mondo del lavoro per dare concrete prospettive occupazionali ai tanti giovani che oggi devono fare i conti con la precarietà e la mancanza di sicurezze", ha dichiarato l'assessore al lavoro, Roberto Bizzo. "L'idea è di coinvolgere in futuro anche il settore privato - ha aggiunto - ma era giusto che il progetto partisse innanzitutto dalla pubblica amministrazione".Il patto generazionale consiste nell'opportunità offerta ai lavoratori e alle lavoratrici di età superiore ai 60 anni, o che si trovano a tre anni dalla pensione, di ridurre volontariamente il proprio orario di lavoro (di una percentuale dal 25 al 50%) per favorire l'inserimento dei giovani. Il tutto con una decurtazione dello stipendio, ma senza alcun taglio sui contributi pensionistici, che saranno tarati sulla retribuzione "piena". La differenza sarà a carico del datore di lavoro.

Il provvedimento riguarderà non solo il personale della Provincia, ma anche dei Comuni, delle Comunità comprensoriali, delle case di riposo, dell'Azienda sanitaria, dell'Ipes, delle aziende di soggiorno di Bolzano e Merano e del personale insegnante delle scuole.

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