giovedì 8 febbraio 2024
Dal classico barista, che spesso ha scelto questa strada come ripiego, al professionista della miscelazione, il global bartender: tanti i corsi e le opportunità
Un barman dietro al bancone

Un barman dietro al bancone - Archivio

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Dal classico barista, che spesso ha scelto questa strada come ripiego, al professionista della miscelazione, il global bartender: è questa una delle figure meglio pagate anche senza laurea e una professione sempre molto richiesta nei bar e negli hotel 5 stelle. Una opportunità unica per i giovani e non solo. Attualmente, tra i global bartender italiani più quotati, emergono quelli formati alla Mixology Academy, come Alessandro Leoni, direttore della sede milanese dell’Accademia, che ha contribuito a far nascere con i fondatori Ilias Contreas e Luca Malizia, ora alla testa del Global Training Group; Nicolò Macario e Rabia Abou Agiza, che dopo aver seguito i corsi intensivi Global Bartender, a 22 anni aveva già un posto fisso all’Organics Sky Garden Rooftop Terrace dell’ Hotel Hyatt Centric di Milano e come free lance lavora per la Good Vibes Milano. O come altri loro colleghi che riferiscono di entrate record all’estero. Per esempio: Nicholas Giardina (a Miami), Francesco Arcari, che guadagna oltre 6mila dollari al mese lavorando anche lui a Miami con Zuma, e Federica Cozzula (a Montecarlo da Cipriani, dopo aver collaborato con il Billionaire).

Non tutti in Italia sono a conoscenza delle potenzialità economiche della professione di barman/barlady. Mixology Academy – Accademia professionale per bartender - è l'unico centro di formazione del settore in Italia con un proprio metodo scientifico di lavoro al bar, creato e registrato dopo anni di studio ed evoluzione delle metodiche del passato, per ottimizzare l’attività al bancone evitando gli sprechi di materie prime e tempo nella realizzazione dei cocktail. Alla base c'è uno speciale diagramma di flusso per il calcolo delle attività nel tempo. I barman e le barlady in grado di padroneggiare il metodo Global Bartending, garantiscono risultati migliori in termini di prestazioni rispetto ai colleghi che praticano ancora le tecniche degli anni ’80, come l’American Bar insegnato oggi nelle tradizionali scuole da barman o bartender school e molto spesso accompagnato dallo stile acrobatico denominato Flair, e le tecniche degli anni ’50 del secolo scorso, come il Metodo Classico, materia di studio per gli allievi degli istituti alberghieri e delle associazioni di barman nazionali.

Tra formazione e progetti benefici

La Mixology Academy, nata nel 2008, ha due sedi: a Roma (630 metri quadrati) e Milano (oltre 700 metri quadrati) con cinque aule e oltre 90 postazioni di lavoro e si rivolge a uomini e donne di ogni età, anche minorenni e senza esperienza. All’iscrizione si riceve in omaggio un kit di attrezzatura, grembiule da lavoro, libri, ricettario, guide e il manuale dei corsi. Questi ultimi vanno dal Barman base, che in sole due settimane di teoria e pratica avvia alla miscelazione, al più completo Global Bartender, di 184 ore, con la possibilità di ulteriore perfezionamento per 12 mesi o più, un servizio incluso nel format che prende il nome di Anno Accademico. L’opzione Formula Super-Intensiva consente di concentrare le lezioni in otto ore al giorno, invece di quattro, riducendo drasticamente i costi di trasferta, se si viene da lontano, anche se gli studenti fuori sede hanno a disposizione degli alloggi, gratuitamente, per tutta la frequenza del programma scelto. Sono inoltre disponibili sessioni di approfondimento on line in streaming, webinar in diretta e sulla app.

Il metodo didattico è learning by doing. Le lezioni si tengono sia online sia dal vivo. L'Accademia mette a disposizione attrezzature da bar all'avanguardia per simulazioni di situazioni di lavoro e dà formazione per imparare la professione in tutte le sue declinazioni (professional bartender, mixologist, bar chef eccetera). I docenti sono massimi esperti e ognuno ha in carico non più di 12 studenti in aula. I formatori - Master Trainer e Trainer di ruolo - vengono aggiornati settimanalmente sia nell’ambito “beverage” che sulle tecniche di insegnamento per riuscire a trasmettere in maniera efficace le proprie conoscenze. Annualmente sono chiamati negli istituti statali italiani per tenere lectures e sessioni di pratica a integrazione dei programmi ufficiali.

Oltre il 60% degli iscritti è costituito da ragazzi e ragazze dai 18 ai 26 anni, ma possono frequentare le lezioni anche i minorenni o adulti senza alcuna esperienza nel campo. Gli allievi arrivano soprattutto dagli studi superiori, ma pure dopo l’università, attratti dalla prospettiva di una professione che si può esportare facilmente all’estero, che consente di guadagnare bene da subito e di socializzare.

Dal 2017 al 2019, il 94% degli studenti ha trovato lavoro entro tre mesi dalla conclusione di un corso, mentre nel 2020, nonostante la grave emergenza economico-sanitaria, il dato si è attestato comunque al 78,71%. Nel 2021, ha superato i livelli pre 2020, con un tasso del 96,93%. Infine, nel 2022 la statistica è arrivata al 98,19%, con un tasso del 100% per gli studenti che hanno completato il percorso Global Bartender.

L’ufficio interno Bartender Job mette in contatto domanda e offerta di lavoro grazie anche a collaborazioni con catene alberghiere come Hilton, Sheraton, NH, Marriot, Anantara, la catena di ristoranti francese Big Mamma e quella di ristoranti di lusso Zuma.


Il costo dei corsi è pagabile in 30 rate mensili senza interessi, l'alunno può arrivare perfino ad autofinanziarsi lavorando. Se si completa almeno il 20% del programma (o il 20% del primo modulo) e non ci si ritiene soddisfatti o più semplicemente ci si rende conto che non è questo lo scalino che si vuole salire nella propria vita, c'è la Garanzia Soddisfatti o Rimborsati al 100%.

La Bar University, percorso di alta specializzazione in tre anni dedicato a chi desidera aprire un’attività in proprio oppure per professionisti del bar che, alle competenze tecniche, vogliono unire competenze imprenditoriali, manageriali, di gestione del personale eccetera. Non occorre sostenere esami per ottenere il diploma, la finalità del corso è infatti pratica: fin dal primo anno l’iscritto viene messo in grado di ottenere risultati economici concreti.

E ancora: Bar Wars, che offre consulenza e formazione agli imprenditori e Barman PR, rivolta ai liberi professionisti per imparare a gestire data base clienti e a organizzare eventi.

Global Training Group, invece, rappresenta il polo formativo per chi vuole lavorare nel settore della somministrazione di alimenti e bevande, con corsi base per imparare a fare e servire un caffè al bancone fino ai programmi per diventare bartender professionista, manager e imprenditore. Inoltre, l’offerta comprende la consulenza per la gestione strategica dei locali.

Nell’ambito del progetto internazionale Shake Your Future, alla IV edizione, Martini&Rossi, che fa parte del Gruppo Bacardi, ha scelto Mixology Academy per la formazione di borsisti nel campo del bartending, ovvero l’attività del professionista addetto al servizio di drink (alcolici e analcolici) nei bar. I giovani sono stati identificati tramite onlus, case di accoglienza, parrocchie, insomma istituzioni pubbliche o private preposte all’aiuto di persone che hanno difficoltà a trovare un’occupazione. Ora potranno frequentare gratuitamente un corso professionale di 80 ore nell’Accademia per poi accedere a stage qualificati.

Per maggiori informazioni: https://www.corsiperbarman.it/tour-virtuale/.

Italspirits si rafforza con due talenti italiani

Sta crescendo a ritmo costante la domanda di prodotti di qualità, a bassa gradazione alcolica e vegani. Inoltre, si punta a innovare i classici del passato, come gli aperitivi e i cocktail che hanno fatto la storia del bere miscelato. Italspirits, per gestire i programmi di formazione, promozione e conoscenza dei suoi aperitivi di punta, ha scelto Roberta Mariani per il ruolo di Global Advocacy Director e Palmira Bertuca come Aperitivo Specialist per l’Italia. Roberta Mariani ha trascorso oltre sei anni come Brand Ambassador Globale per Martini & Rossi, dove ha svolto un ruolo decisivo nelle campagne di posizionamento del marchio a livello mondiale e nella guida di programmi di advocacy, tra cui il Martini Racing Ciclismo. Tra le sue esperienze più significative spicca quella che l’ha vista far parte del team che ha aperto il rinomato Bar Termini, un locale pluripremiato situato nel quartiere di Soho a Londra. Un’esperienza questa che ha ulteriormente consolidato la sua reputazione come figura talentuosa e influente nel mondo dei cocktail e dell’aperitivo. Roberta Mariani si occuperà delle strategie di promozione e formazioni dei marchi e guiderà la programmazione della nuova edizione dell’Art of Italicus Aperitivo Challenge 2024. A supportare Roberta Mariani nella squadra di Italspirits ci sarà anche Palmira Bertuca. Nata in Calabria, ma cresciuta a Bologna, anche lei vanta un’esperienza all’estero nel settore dell’ospitalità che l’ha portata in giro per il mondo: dall’Edition di Londra, dove faceva parte dell’opening team, al Bar Machiavelli di Sydney, dal Soho House di Barcellona all’InterContinental di Singapore prima di tornare nel 2021 in Italia al The Social Hub di Firenze come Bar Manager. «La scelta di introdurre nel team Palmira Bertuca – spiega Mariani – è in linea con quello che da sempre contraddistingue la mission di Italspirits: avvalersi dei talenti della nostra industry e dar loro l’opportunità di esprimere passione e competenze. Attraverso i nostri brands, Palmira avrà infatti modo di portare in Italia quanto di innovativo è riuscita a cogliere dalle lunghe esperienze maturate all’estero». «In questa nuova avventura - commenta Bertuca - mi porto dietro il bagaglio delle competenze acquisite dalle esperienze internazionali, la ricerca continua e la sperimentazione: uno stimolo continuo ad essere sempre più creativi nell'arte della miscelazione, a cui si aggiungono cura e attenzione al consumatore e al prodotto».

Continua la crescita di Branca

Il 2022 è stato un anno molto positivo per Branca International, la holding che fa capo alla famiglia Branca e che controlla le società del Gruppo dedicate alla produzione e commercializzazione di Spirits. Lo storico gruppo milanese ha presentato il nuovo Bilancio di Sostenibilità e Consapevolezza 2022, che sottolinea un altro anno di crescita, con un netto miglioramento di tutti gli indicatori dei ricavi, dei volumi di vendita, di sostenibilità e del valore economico distribuito agli Stakeholder. In più, è stato introdotto un nuovo parametro: l’impact materiality. Il nuovo processo ha infatti previsto l’identificazione di temi materiali sulla base del livello di beneficio o di gravità, dei relativi impatti positivi e negativi, attuali e potenziali, che l’organizzazione genera o potrebbe generare su economia, società e ambiente. Per quanto riguarda la produzione, il volume di prodotto imbottigliato ha raggiunto le 84.217 tonnellate, con una crescita del 16% sul 2021. In crescita per il terzo anno consecutivo anche il valore economico generato dal Gruppo, che ha toccato quota 420 milioni di euro, +37% sul 2021, considerando produzione e vendite totali dei prodotti in portfolio. Sono 160 i mercati dove Branca è attualmente presente, ma l’obiettivo è ampliare ulteriormente l’Export, verso Asia, Africa, Cina, Giappone, Vietnam, India e Australia.

Al di là dei dati economici, non sono inferiori i risultati nel campo dei Temi Sociali, visto che il Gruppo riconosce la centralità delle persone quali protagoniste indispensabili per il raggiungimento degli obiettivi aziendali e si impegna a valorizzare e sviluppare il proprio capitale umano, inteso come fine, non come mezzo. Continua la politica di assunzioni, +5% dei dipendenti nel 2022, che passano da 299 del 2021 a 313 nel 2022 con un 21% di presenza femminile sul totale dei dipendenti. Il 45% dei nuovi assunti sono donne e il 28,3% sono talenti under 30. Inoltre, nel 2022 sono state enormemente potenziate le iniziative di formazione e qualificazione professionale, concepite come elemento essenziale per la crescita delle persone e per il raggiungimento dei più elevati standard di efficienza del settore. Ben 11.861 le ore di formazione erogate (+275% rispetto al 2021), dedicate sia alle soft che alle hard skills, ma anche relativamente a temi quali la salute e la sicurezza sul lavoro, e il benessere psico-fisico. In particolare, Branca ha offerto ai propri dipendenti la possibilità di seguire un percorso di mindfulness post pandemia da Covid-19.

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