giovedì 17 marzo 2022
Le linee guida - presentate dai ministri Orlando e Stefani - dovrebbero rendere l'inclusione più efficace e organica
Una banca dati per aiutare l'inserimento lavorativo delle persone con disabilità

Una banca dati per aiutare l'inserimento lavorativo delle persone con disabilità - Archivio

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L'obiettivo è facilitare l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità. Una banca dati e le linee guida in materia di collocamento mirato dovrebbero rendere il compito più efficace e organico. Sono i due strumenti presentati ieri dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando e dalla ministra per le Disabilità Erika Stefani. «È un traguardo importante che riconosce un ruolo decisivo al sistema informativo e delinea un percorso di condivisione e di collaborazioni tra le istituzioni – ha spiegato Orlando – e raccoglie le informazioni relative ai datori di lavoro pubblici e i soggetti privati con l’obbligo di assunzione e anche l’insieme dei lavoratori che sono interessati ad accedere a questo percorso». Il ministro ha ammesso che si è trattato di «un percorso non semplice», vista l’interlocuzione con una serie di altre amministrazioni, in particolare con le Regioni, dove il confronto continua «perché saranno i soggetti determinanti per l’attuazione», mentre Inps e Inail hanno il compito di realizzare tutti gli adempimenti per rendere attiva la banca dati.

«Le linee guida possono sembrare una questione puramente tecnica, eppure vanno incontro a una richiesta e a una esigenza molto forte», ha detto Stefani. «Il lavoro è il contenitore – ha sottolineato la ministra – dove si estrinseca forse di più la persona all’interno della società. E le persone con disabilità in particolare hanno bisogno di sentire un loro ruolo, un ruolo riconosciuto, non solo che le accresca dal punto di vista umano, ma permetta loro di compiere una evoluzione e una valorizzazione personale». Stefani ha riconosciuto che sul tema dell’inclusione lavorativa il sistema ha dimostrato delle carenze e che «spesso la domanda e l’offerta fanno fatica a incontrarsi». Stefani si è infine augurata che «le imprese raccolgano questa sfida: le linee guida forniscono il veicolo correndo sul quale riusciremo a tracciare un nuovo sistema che va verso il futuro».

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