lunedì 28 marzo 2022
Tra la percorrenza dichiarata e quella reale c'è una differenza del 30% in meno: come si fanno i calcoli sul ciclo WLTP e perchè questo accade
Autonomia auto elettriche: ecco le 10 che vanno più lontano
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Basta scorrere una rivista qualunque specializzata per illudersi che con un'automobile elettrica ormai si possa affrontare qualunque tipo di viaggio senza doversi preoccupare di quando e dove fare il prossimo rifornimento. L’autonomia delle auto 100% a batteria invece resta uno dei problemi più importanti quando si parla di mobilità a "zero emissioni" insieme a quello del prezzo d'acquisto e della scarsità di colonnine di ricarica ad alte prestazioni (e la loro disponibilità geografica) sul territorio italiano.

Il continuo e rapido progresso tecnologico sta allungando progressivamente le percorrenze con un singolo pieno di corrente, ma all'atto pratico tra l'autonomia massima dichiarata dalle Case costruttrici e la realtà, le differenze sono sempre molto consistenti: in media lo scostamento arriva al 30% in meno. Ci prendono in giro dunque? Non è proprio così. In realtà oggi i costruttori dichiarano il consumo dell’auto, (indipendentemente dal tipo di trazione), utilizzando i dati del ciclo di omologazione WLTP. In passato si faceva riferimento al ciclo NEDC nel quale la prova del veicolo prevedeva un test della lunghezza di 11 km, a una temperatura compresa tra 20° a 30°, per una durata complessiva di 20 minuti. La prova constava di una simulazione di guida urbana di 13 minuti ed di 7 minuti di guida extraurbana. La velocità media prevista dal test era di 33 km/h.

Il nuovo e più obbiettivo ciclo WLTP prevede invece che il test sia effettuato a una temperatura di 23 °C, non in laboratorio ma su un percorso stradale di 23 km per una durata di 30 minuti, metà su su percorsi urbani e metà su percorsi extraurbani, a una velocità media di 47 km/h. Quindi i risultati sono più attendibili, ma comunque ottenuti in condizioni molto meno impegnative di quelle reali, senza tratti in salita, senza velocità autostradali ma nemmeno da strade provinciali. Occorre inoltre sapere che esistono altri fattori determinanti che incidono sull'autonomia reale di una vettura elettrica, come il peso del carico complessivo, l'uso degli strumenti di bordo (aria condizionata e impianto radio), la presenza di portapacchi sul tetto che incidono sull'aerodinamica, la tipologia di pneumatici utilizzati e soprattutto la temperatura esterna. E' stato calcolato che in inverno un'auto a batteria consuma almeno il 20% in più di energia rispetto a quanto fa in estate.

Detto questo, è possibile stilare una classifica delle vetture in commercio con maggiore autonomia, ricordando sempre che quella riportata rappresenta il dichiarato dei costruttori. Se fino a un paio di anni fa era difficile vedere auto elettriche con autonomia dichiarata oltre i 500 km, oggi la top ten è composta da modelli con range di gran lunga superiore a questa soglia. Ecco le migliori 10:

1) Mercedes EQS, 780 Km

2) Tesla Model S, 652 Km

3) BMW iX, 631 Km

4) Ford Mustang Mach-E, 610 Km

5) Tesla Model 3, 602 Km

6) BMW i4, 590 Km

7) Tesla Model X, 560 Km

8) Cupra Born, 540 Km

9) Tesla Model Y, 533 Km

10) Audi Q4 e-tron Sportback 532 Km



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