lunedì 1 febbraio 2021
A gennaio immatricolate 20mila vetture in meno rispetto allo stesso mese del 2020 mentre gli incentivi vanno a ruba: già esaurito un terzo della cifra stanziata per diesel e benzina
Gli incentivi volano, ma l'auto resta a terra
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L'effetto incentivi non ha ancora risollevato il mercato dell’automobile: nel mese di gennaio infatti sono state immatricolate 134mila vetture nuove, con un calo del 14% rispetto allo stesso mese di un anno fa. Gennaio è stato certamente penalizzato da due giorni lavorativi in meno, ma ancor più dalle limitazioni nelle zone più colpite dall’emergenza da Covid-19 e dall’apertura tardiva del portale per la richiesta degli incentivi. A questo va aggiunto che il mancato adeguamento al nuovo ciclo WLTP dei valori di CO2 previsti per l’applicazione dei fringe benefit ha causato turbativa nel mercato delle auto aziendali.

Dopo appena due settimane dall’avvio delle prenotazioni dei bonus da parte dei concessionari scattato lo scorso 18 gennaio comunque, i fondi messi a disposizione della legge di bilancio sono andati già esauriti per quasi un terzo per quel che riguarda le vetture alimentate a benzina e diesel. Dei 250 milioni stanziati ne rimangono infatti circa 170, tanto da far già chiedere alle associazioni di settore nuovi stanziamenti. Meno gettonati invece gli incentivi per le auto elettriche e ibride: dei 120 milioni stanziati ne sono stati prenotati meno di 10.

Secondo i dati del portale Ecobonus del ministero dello Sviluppo economico, per le auto con emissioni tra 61 e 135 grammi di CO2 al km (comprensive quindi di quelle alimente a benzina o diesel, ma solo di ultima generazione) sono stati prenotati circa 75 milioni di euro. Per questa fascia di emissioni, l’incentivo - pari a 1.500 euro, usufruibile solo con rottamazione e a cui si aggiungono 2.000 euro di sconto del rivenditore - doveva durare fino al 30 giugno, ma verrà esaurito molto prima.

Per le auto elettriche o ibride, tra 0 e 60 g/km, sono stati richiesti invece bonus per poco più di 8 milioni di euro. Nonostante gli incentivi siano in questo caso più alti - con la possibilità di arrivare, compresi sconto del concessionario e rottamazione, fino a 10.000 euro per un’auto elettrica - la scarsa diffusione delle colonnine di ricarica e i costi più alti di questo tipo di vetture rappresentano ancora un ostacolo all’acquisto.

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