martedì 2 gennaio 2024
Convocato un tavolo al Mimit il prossimo 1 febbraio. Allo studio un sistema modulare con sconti differenziati per i veicoli a basse emissioni, ibridi o elettrici: potranno arrivare sino a 13mila euro
Auto elettriche, verso incentivi legati al reddito e al veicolo rottamato
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Incentivi per l'acquisto di auto elettriche e ibride modulati in base al reddito e alla tipologia di veicolo che si rottama. Il governo prova ad accelerare sulla sostituzione delle auto più vecchie. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha convocato un incontro plenario del tavolo automotive che si terrà giovedì 1 febbraio nel corso del quale «verrà illustrato il nuovo piano degli incentivi di prossima attivazione». Pilastri del piano ha spiegato il ministero, «sono lo svecchiamento del parco auto, col sostegno ai redditi più bassi» ed «il rilancio della produzione di veicoli» nel nostro Paese. Sono anche previsti «il raddoppio degli incentivi per taxi e ncc e l’avvio in forma sperimentale della formula del leasing sociale».

Stando alle indiscrezioni il governo punta ad utilizzare risorse per 930 milioni, 570 milioni di nuovi fondi per l’automotive, il resto dai residui dei vecchi incentivi. La bozza del “progetto” partendo dalla determinazione di rinnovare il parco circolante punta a sostenere le famiglie meno abbienti con un extra bonus del 25%. Tra le novità principali c’è infatti la differenziazione a seconda della classe di euro della vettura rottamata: il contributo maggiore è per la rottamazione di auto Euro 0 ed Euro2. A questo si aggiunge una maggiorazione dello sconto per gli acquirenti con un Isee sotto i 30mila euro.

Vengono fortemente potenziati soprattutto gli incentivi per le vetture elettriche: 6mila euro senza rottamazione (che salgono a 7.500 con Isee sotto i 30mila euro); 9mila euro rottamando un’Euro4 (11.250 con Isee ridotto); 10mila euro rottamando un’Euro3 (12.500 con isee ridotto), 11mila euro mandando in demolizione un’Euro4 (13.750 con Isee ridotto).

Stesso meccanismo per le auto ibride: 4mila euro senza rottamazione (che salgono a 5mila con Isee ridotto), 5.500 rottamando un’euro 4; 6mila un’Euro3, 8mila un’Euro4 (che diventano rispettivamente 6.875, 7.500 e 10.000 se si ha un Isee ridotto). Per le auto non elettriche ma con emissioni ridotte (61-135 grammi) gli sconti sono invece di 1.500, 2mila e 3mila euro a seconda dell’auto rottamata e senza differenziazione in base al reddito.

Previsto anche un limite al costo dell’automobile che non può superare i 35mila euro per quelle elettriche, i 45mila euro per le ibride ed i 35mila euro per le altre. Sono esclusi dagli sconti i concessionari auto.

La bozza poi ipotizza il raddoppio del contributo per i taxi vincitori del concorso straordinario per il rilascio, a titolo oneroso, di nuove licenze e per gli autorizzati all’esercizio del servizio di noleggio con conducente (Ncc). Il raddoppio del bonus interesserà anche i vecchi titolari di licenze di taxi o gli autorizzati all’esercizio del servizio Ncc che decideranno di sostituire il veicolo. Incentivi sono previsti per l’acquisto di veicoli commerciali nuovi da parte di piccole imprese di trasporto cose in conto proprio o conto terzi Viene delineata la sperimentazione di un noleggio a lungo termine che permetterà di stipulare, a canone calmierato, un contratto di noleggio di almeno tre anni.

Se da un lato il rinnovo del parco auto è auspicabile perché il nostro è tra i più vecchi d’Europa (oltre 11milioni di macchine Euro3 o ancor più datate), dall’altro cambiare macchina può rappresentare un sacrificio se non un esborso economico insostenibile. Soprattutto in caso di acquisto di una vettura elettrica. I dati delle immatricolazioni relativi a dicembre hanno messo in luce che nel mese appena concluso si è registrata una crescita del 5,9% che fa chiudere l’anno a +19%. Con le elettriche che non decollano e detengono una quota del solo 4,2% dal 3,7% del 2022.

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