lunedì 22 ottobre 2018
Nella Venice Hospitality Challenge in laguna, una Q8 Mild Hybrid è stata ormeggiata su un pontone galleggiante che le imbarcazioni hanno girato prima di arrivare al traguardo
Un'Audi come boa della regata, non era mai successo
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Si è conclusa la V edizione della Venice Hospitality Challenge, l’unica regata al mondo che si svolge in un circuito cittadino e considerata a giusto titolo il Gran Premio velico della Città di Venezia così come lo è il Gran Premio di Monaco per la Formula 1. La vittoria Overall e in Classe 1 è andata a Spirit of Portopiccolo-Ca’ Sagredo. L’imbarcazione timonata da Furio Benussi, coadiuvato dal fratello Gabriele, ha preso il comando della flotta fin dalla partenza, dominando anche il tratto finale lungo il canale della Giudecca, fino al traguardo.

In prima mondiale un’auto in laguna. Il percorso 2018 è stato particolarmente ricco di suggestioni. Dopo la partenza data dal Presidente del Comitato di Regata Gianfranco Frizzarin davanti a Punta della Salute, scandita dai getti d’acqua di un rimorchiatore durati quattro minuti, i sessanta secondi precedenti lo start sono stati evidenziati dal suggestivo alza remi della Reale Società Bucintoro. Le imbarcazioni, ormeggiate al Marina Santelena, sono partite in direzione Lido e hanno quindi girato la boa di Sant’Elena per tornare verso il bacino di San Marco, dove li attendeva una boa di disimpegno davvero inconsueta: per la prima volta nella storia dello yachting mondiale, la boa di percorso era costituita da un’auto, una Audi Q8 Mild Hybrid, ormeggiata su un pontone galleggiante che le imbarcazioni hanno girato prima di arrivare al traguardo.

Venice Hospitality Challenge con One Ocean Foundation per salvare il mare. La Venice Hospitality Challenge ha visto quest’anno lo Yacht Club Venezia, promotore della regata, al fianco di One Ocean Foundation, il progetto internazionale voluto dallo Yacht Club Costa Smeralda (YCCS) per la salvaguardia dei mari e per la diffusione di una consapevolezza sulle urgenti problematiche inerenti l’ecosistema marino. Il Maxi Yacht Viriella, portabandiera dei valori della Fondazione, era timonato dall’Ambassador di One Ocean Foundation Mauro Pelaschier che ha invitato tutti a fare un piccolo gesto concreto per il mare: firmare online l’adesione al codice etico della Charta Smeralda disponibile su www.1ocean.org . Gli hôtel veneziani partecipanti alla regata, già da tempo impegnati in diverse attività a favore della sostenibilità come l’eliminazione delle plastiche monouso, e particolarmente sensibili verso l’urgenza di una maggior tutela del mare, hanno offerto il proprio contributo sottoscrivendo e promuovendo la Charta Smeralda, informando a loro volta i loro ospiti e impegnandosi a implementare le migliori pratiche nella gestione dell’attività di hôtellerie.

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