mercoledì 14 ottobre 2020
L'apertura allontana il rischio di una revoca della concessione e di una lunga battaglia legale con il governo. E Piazza Affari apprezza
La sede romana di Atlantia

La sede romana di Atlantia - Ansa

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Atlantia vola a Piazza Affari, con il titolo che balza del 9,16%. A spingere gli acquisti è la notizia, arrivata ieri sera, dell'esclusiva concessa a Cdp per rilevare della quota dell'88% di Autostrade per l'Italia, che allontana il rischio di una revoca della concessione e di una lunga battaglia legale con il governo.

Atlantia ha concesso a Cdp un periodo di esclusiva per un'eventuale proposta per acquistare l'intera quota dell'88,06% in Aspi. È questo il passo avanti con cui la holding cerca di andare incontro alle richieste del Governo, tornato nelle ultime settimane a minacciare la revoca, se non si fosse tornati al percorso stabilito con l'accordo del 14 luglio. L'ultima mossa è stata decisa nel consiglio di amministrazione riunitosi lunedì e comunicata ieri in serata. A Cdp viene concesso un "periodo di esclusiva" fino a domenica 18 ottobre. Per il giorno successivo è già fissata la nuova riunione del board di Atlantia che sarà dunque chiamata a valutare l'eventuale offerta. Atlantia ha anche già in calendario nelle prossime settimane anche l'appuntamento del 30 ottobre, quando è convocata l'assemblea degli azionisti per votare il processo 'dual track' portato avanti fino ad ora.

Che si fosse aperto qualche spiraglio nella trattativa era apparso evidente negli ultimi giorni, quando Atlantia e Cdp hanno riallacciato i contatti, con interlocuzioni a vari livelli. Questa strada della cessione dell'intero 88% di Atlantia a Cdp e investitori istituzionali di suo gradimento è una delle due opzioni già previste dagli accordi del 14 luglio (l'altra era la scissione). La situazione è però ancora molto fluida e i prossimi giorni saranno decisivi per capire l'esito dei negoziati. Di fronte agli ultimi sviluppi, tuttavia, dal lato di Cassa si registra una certa cautela, ma trapela la disponibilità arisedersi al tavolo per senso di responsabilità. Questo nuovo spiraglio arriva dopo lo stallo della scorsa settimana, quando Aspi ha comunicato al Mit di accettare l'atto transattivo, ma senza l'articolo 10, che vincola l'efficacia dell'atto alpassaggio della concessionaria sotto il controllo di Cdp. Nel frattempo il Governo attende e predispone tutti gli atti nell'eventualità di dover procedere con la revoca. La procedura, ha spiegato nei giorni scorsi la ministra dei trasporti De Micheli, prevede in primis un atto dirigenziale, firmato dal dirigente vigilanza concessioni, seguito da un decreto interministeriale (Mit e Mef). Serve anche un decreto legge per la gestione temporanea della rete, per dare il tempo di spacchettare la tratta e mettere poi a gara come previsto dalle leggi vigenti.

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