giovedì 16 aprile 2020
Queste le misure chieste, con il supporto di Confcommercio, per far ripartire subito il settore
 Italo Bussoli, presidente di Assofranchising

Italo Bussoli, presidente di Assofranchising - Archivio

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«Assofranchising, con il supporto di Confcommercio, chiede con fermezza al governo misure di sostegno, ritagliate ad hoc per uno dei sistemi distributivi più solidi in Italia per garantire la ripartenza e la crescita. Il franchising è una leva importante per l’economia del Paese, crea nuova imprenditorialità, nuovi posti di lavoro e alimenta il commercio tradizionale in una modalità moderna». Lo afferma Italo Bussoli, presidente di Assofranchising, associazione cui fanno riferimento i marchi italiani e stranieri dell’intero sistema franchising che conta oltre 200mila addetti, che contribuiscono a generare 25 miliardi di fatturato, ovvero circa l’1,3% del Pil italiano, un sistema che negli ultimi dieci anni è cresciuto annualmente in valore circa il 2%, creando oltre 10mila nuovi posti di lavoro ogni anno. «La fase 2 non potrà portarci che dei miglioramenti, visto che la prima ha previsto la pressoché totale chiusura, ma dopo le prime misure messe in campo chiediamo che la liquidità sia veloce, immediata e senza burocrazia. Le misure varate dal governo sono molto interessanti, ma è importante la velocità e snellire al massimo i meccanismi perché la burocrazia potrebbe vanificare il tutto. Il Consiglio Direttivo di Assofranchising, riunito in modalità on line – prosegue Bussoli - sta lavorando, giorno dopo giorno, per mettere a punto, misure straordinarie, in grado di garantire il più possibile i piani di crescita delineati da molti soci a fine 2019. Questi piani avrebbero aumentato l’occupazione di almeno altre 10/15mila unità nel 2020. I nostri franchisor cercheranno di portarle avanti in autonomia queste misure ma, alla luce di quanto accaduto, serviranno ora anche interventi decisi da parte del governo. Bene gli interventi tattici di cui si sta discutendo, ma serviranno anche interventi strategici di lungo periodo. Come principale rappresentante del franchising in Italia, Assofranchising è certa che il sistema franchising nel suo insieme debba e possa essere un pilastro per il rilancio del paese appena superata la fase più acuta della crisi, anche in considerazione del fatto che il franchising rappresenta un eccellente opportunità di auto impiego per chiunque (giovani e meno giovani) voglia costruire la propria avventura imprenditoriale con il supporto di un’azienda strutturata come sono i nostri soci».

In particolare – conclude Bussoli - per garantire crescita nel lungo periodo (non meno di 3/5 anni) sarà necessario:

  • Costruire un piano straordinario per finanziare la crescita delle reti, ovvero lo startup di nuovi franchisee, piano sostenuto dalle banche ma anche da nuovi strumenti e fondi;
  • Strutturare una fiscalità agevolata per franchisor e franchisee che investono nello start up e nella crescita delle reti creando quindi occupazione e volano economico;
  • Sostenere economicamente/finanziariamente lo sviluppo diffuso del “retail 4.0”, attraverso fiscalità agevolata e fondi/bandi.
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