domenica 11 dicembre 2022
Primo approccio su strada con la "sorella maggiore" del modello che ha rivoluzionato le city-car. Prestazioni sorprendenti, digitalizzazione ai massimi livelli e prezzi impegnativi
Arriva la #1, Smart ora fa le cose molto in grande
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Gruppi ottici a tutta larghezza, maniglie a scomparsa, design originale: già solo a guardarla intriga e ispira simpatia. La versione cresciuta della piccola Smart che a fine anni ’90 rivoluzionò il mercato delle city car, si chiama semplicemente #1. Con la sorella minore condivide solo il nome e nasce da un progetto condiviso tra Mercedes e Geely, il Gruppo cinese che di Smart è proprietario insieme a quello tedesco. In attesa di un test più approfondito, soprattutto per valutare la richiesta energetica di questo nuovo modello e la sua autonomia elettrica effettiva (Smart dichiara 420 km per la Pro+, 440 km per le Premium e Launch Edition e 400 km per la Brabus) un breve incontro ravvicinato sulle strade di Milano ci ha permesso un primo approccio che ha confermato l’assoluta diversità della #1 dalle altre Smart.

A parte le dimensioni (4,27 metri di lunghezza per 1,82 di larghezza) e l’impostazione classica da Suv, è importante dire subito che siamo lontani anni luce dalle prestazioni di qualunque city car soprattutto in accelerazione, con le versioni d’accesso di Smart #1 che mettono a disposizione ben 272 Cv e 343 Nm di coppia interamente sul retrotreno, mentre la Brabus - addirittura esagerata - scarica a terra tramite le 4 ruote motrici 428 Cv e 543 Nm di coppia. Molto utile per limitare il consumo, o meglio per ricaricare la batteria, la possibilità di sfruttare l’e-Pedal che trasforma in decise decelerazioni tutte le fasi di rilascio dell’acceleratore, ma se si vuole restare sul tradizionale, è possibile inserire una delle altre due modalità di frenata rigenerativa. Grintosa e scattante, al volante la #1 risulta divertente e appagante, mentre l’ingombro complessivo non indifferente si sente poco in città grazie anche a un’angolo di sterzata molto ridotto.


Esteticamente alla pulizia del design esterno corrisponde un ambiente interno spazioso e largamente digitalizzato. L'organizzazione della plancia, interamente ripulita dai tasti fisici, prevede il cluster digitale dietro il volante, affiancato dall'head-up display e dal monitor dell'infotainment dalle dimensioni generose. Tutti i servizi sono aggiornabili da remoto tramite la tecnologia OTA (over-the-air), mentre la gestione dell'impianto di climatizzazione, luci, audio e impostazioni della vettura passano attraverso i comandi touch del display centrale, i comandi vocali, oppure via app. Oltre a mettere il guidatore al centro di un ambiente illuminato dall'ampio tetto panoramico e di notte dalle luci ambientali, come da tradizione Smart pone la sicurezza al primo posto. Anche la #1, infatti, ha guadagnato le 5 Stelle Euro Ncap nel test apposito grazie alle qualità strutturali della piattaforma, concepita anche per ospitare i sistemi di assistenza alla guida più all'avanguardia. Il pacchetto smart Pilot, ad esempio, include, tra gli altri, il cruise control adattivo con funzione stop&go, il sistema di mantenimento attivo della corsia, il monitoraggio degli angoli ciechi, l'assistenza al parcheggio e fari a Led adattivi.

Smart imbocca con la #1 una nuova strada, non solo in termini di design e di “formato” ma anche di architettura elettrica condivisa con il colosso cinese Geely e che porta nel mondo Smart livelli di potenza mai immaginati: 272 Cv per le versioni monomotore Pro+ e Premium oltre che per la Launch Edition e 428 Cv per la Brabus con due motori e trazione integrale. Impegnativo il listino, come per tutte le elettriche: la versione Pro+ di Smart #1 è disponibile in Italia con un prezzo di partenza di 40.650 euro, la Premium parte da 44.150 euro, la Launch Edition da 45.450 euro e la Brabus da 48.150 euro (Iva compresa ed escluse le spese di immatricolazione e messa su strada).




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