sabato 13 giugno 2020
L’idea innovativa nasce dalla necessità di promuovere opportunità già dalle superiori, sensibilizzando gli studenti e le famiglie verso scelte consapevoli
Una veduta di Arezzo

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Si rinnova il Polo universitario aretino, la prima Università in Italia con sede nelle scuole superiori e con diretto inserimento nel mondo del lavoro grazie alla collaborazione con le imprese del territorio. «Ringrazio Camera di commercio, Confindustria, tutto il cda e i dirigenti scolastici - spieg Silvia Chiassai Martini, presidente della Provincia di Arezzo e del Polo universitario aretino - che hanno creduto e permesso di realizzare un progetto ambizioso, che prende avvio grazie alla rinnovata governance, che mi vede tra l’altro impegnata in prima persona assumendo la carica diretta di presidente del Polo universitario aretino per lavorare allo sviluppo e all’ampliamento dell’offerta formativa nella nostra provincia a beneficio di studenti e imprese che producono e investono sul nostro territorio. L’idea innovativa nasce dalla necessità di promuovere opportunità già dalla scuola superiore, sensibilizzando gli studenti e le famiglie verso scelte consapevoli che possano offrire anche un proseguo degli studi attraverso corsi di laurea sempre nella nostra provincia in stretta collaborazione con le più importanti aziende del territorio, che ricercano un numero elevato di figure formate soprattutto nel mondo dell’informatica, ma non solo. Il corso di laurea in Ingegneria informatica del prestigioso Politecnico di Milano, che già da anni è attivo, è in grado di garantire un posto di lavoro nelle aziende del nostro territorio, che non riescono a trovare un numero sufficiente di giovani laureati rispetto alle loro necessità».

Da quest’anno «un’altra importante novità: stiamo formalizzando un’importante collaborazione con il dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Siena che offrirà nuovi corsi esclusivi per la nostra provincia che riguarderanno l’ambito della pubblica amministrazione e quello del settore agrario, realtà in forte evoluzione e che necessita di giovani formati che possano inserirsi nelle tante aziende presenti nelle nostre vallate. Dunque, un progetto innovativo quello del Polo universitario e del nuovo progetto La tua provincia ti cresce, che offre agli studenti e alle famiglie, la prima possibilità in Italia di intraprendere un percorso fin dalla scelta della scuola superiore, che poi permetterà allo studente di proseguire con un percorso universitario di eccellenza proprio all’interno della stessa scuola superiore».

«Una novità - precisa la presidente della Provincia di Arezzo - che permetterà ai nostri ragazzi, nonostante i mutamenti legati al Covid, di frequentare le lezioni universitarie all’interno del loro istituto superiore, in piccoli gruppi con la didattica a distanza e un tutor per materia che li seguirà fino agli esami, quindi saranno garantite le direttive per il distanziamento, ma permettendo la socializzazione, elemento fondamentale che non può essere più trascurato. Inoltre, questo permetterà alle famiglie di non sostenere costi aggiuntivi legati ai trasporti e continueranno ad avere i propri figli impegnati sul territorio in un percorso universitario strettamente legato al mondo del lavoro grazie alla sinergia con le più importanti aziende della nostra Provincia».

Si tratta «di offrire agli studenti e alle loro famiglie un percorso formativo basato su un ventaglio di opportunità legate, oltre che alle abilità e alle attitudini personali, anche a reali opportunità professionali che la molteplicità delle aziende del territorio offrono, permettendo loro di fare scelte di studio che possano concludersi, come giusto che sia, con la facilitazione in ingresso nel mondo del lavoro come previsto dai recenti indirizzi governativi scuola-lavoro».

La Fondazione del Polo universitario aretino, vede tra i fondatori la stessa Provincia, la Camera di commercio e Confindustria oltre a numerosi soci, molti Comuni, che hanno a cuore la formazione e il futuro dei loro giovani, prestigiose imprese nei settori della moda, della meccanica e dell’elettronica, dell’oreficeria, dell’agricoltura, del turismo, il cui scopo è quello di offrire sul territorio opportunità in termini di sviluppo, ricerca e innovazione, in funzione di una esigenza che si fonda non soltanto su un’opportunità ma anche sul soddisfacimento di richieste che provengono dallo stesso mondo imprenditoriale che richiede figure sempre più qualificate e specializzate verso i nuovi settori soprattutto legati alle imprese 4.0, così come quelle più tradizionali ora legate alla cosiddetta green economy, senza contare la possibilità di realizzare vere e proprie start up.

«In questi mesi - ricorda Massimo Guasconi, presidente della Camera di commercio di Arezzo-Siena - il Polo universitario aretino con il supporto attivo della Camera di commercio Arezzo-Siena, della Provincia di Arezzo, delle categorie economiche e Comuni del territorio, ha elaborato un articolato piano di sviluppo per la formazione universitaria e l’alta formazione sulla base delle esigenze del sistema economico locale. Le attività si sono al momento focalizzate sui corsi di ingegneria informatica e sul corso attivato dalla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Siena ad Arezzo di Arezzo. Ma, visto anche i risultati positivi che in questi anni il Polo ha ottenuto, ogni proposta di rafforzamento della sua offerta didattica non può che essere condiviso. Soprattutto se in grado di valorizzare maggiormente il rapporto con il sistema economico locale e con gli istituti scolastici superiori della provincia , come appunto è in grado di fare il progetto proposto dalla presidente Chiassai. Rendere operativi gli istituti superiori per alcune tipologie di corsi di laurea rappresenta un’occasione da cogliere. Sia perché permette al Polo universitario di rapportarsi in maniera più stretta con il mondo scolastico, individuando, anche su indicazioni delle comunità locali e dell’associazionismo economico, proposte formative più calibrate alle esigenze del tessuto economico dei singoli territori e sia perché, favorendo una maggiore e più semplice fruibilità dei corsi universitari, è in grado di far crescere il numero degli studenti e quindi il loro livello culturale e tecnologico. Un obiettivo che può invertire la tendenza che vede i giovani italiani iscriversi in numero sempre minore all’Università. L’attività didattica proposta dal Polo universitario assomma gli elementi più qualificanti dell’Università tradizionale, con la presenza fisica in aula dello studente e dei docenti tutor, nonché con esami sostenuti in presenza e dall’altro con modalità di lezioni ed esercitazioni che utilizzano anche piattaforme multimediali. Un percorso di studi serio e impegnativo, erogato dalle migliori Facoltà universitarie italiane e certificato dalla presenza delle istituzioni locali che al progetto hanno destinato significative
risorse».

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