sabato 27 gennaio 2024
Il 2023 si è chiuso con una forte domanda di addetti alla ristorazione, seguiti da consulenti commerciali e operai, ma anche di medici, ingegneri e insegnanti
Le aziende sono alla continua ricerca anche di operai

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Il mercato del lavoro italiano saluta il 2023 brindando alle 520mila unità di personale in più che ha trovato un posto nel corso dell’anno. Altre buone notizie riguardano l’aumento dell’occupazione femminile – che comunque resta al di sotto della media europea – l’incremento dei contratti a tempo indeterminato e la diminuzione dei lavoratori a termine.

L’Italia è un Paese anziano, perciò non sorprende il fatto che i nuovi assunti over 50 (grazie soprattutto agli sgravi contributivi per le aziende previsti dalla legge Fornero) e i coetanei già impiegati costituiscano oggi il motore trainante della forza lavoro italiana, passando dal 24% al 40% in 15 anni. Le imprese preferiscono stabilizzare i precari per la difficoltà di trovare dei rimpiazzi, introducendo orari flessibili e organizzando corsi di formazione digitale, ma anche per operai specializzati, metalmeccanici e dell’edilizia.

Secondo le proiezioni dell’Istat, le professioni più richieste nel 2024 saranno quelle d’insegnante, ingegnere e personale sanitario. Ma il Belpaese, che vede crescere questi settori accanto a quello dell’Ict (Information and Communication Technology) e della Green Economy, ha ancora bisogno di operai, lavoratori agricoli e addetti alla ristorazione.

AppLavoro.it, il portale per la ricerca e l’offerta occupazionale in Italia, conducendo un’indagine tra i propri iscritti, conferma l’andamento nazionale rilevando che, in un mondo del lavoro mutevole e diversificato, le figure più richieste siano ancora quelle del cameriere, del barman, del pizzaiolo, dell’operaio metalmeccanico e dell’installatore d’impianti elettrici. Le aziende del portale richiedono inoltre: impiegati amministrativi, agenti immobiliari, contabili, autisti, manutentori, recruiter, personale per la lavorazione di metalli e acciai, arredatori per alberghi, bar e ristoranti.

Per quel che riguarda le retribuzioni, lo stipendio medio italiano è di 1.267 euro. I lavoratori più ricercati possono quasi tutti tirare un sospiro di sollievo tranne colf, badanti e operatori di call center, specialmente al Sud, che risultano i peggio pagati d’Italia. La maglia nera va al settore turistico, a quello agricolo e alle imprese che impiegano i rider. Tra i contratti peggiori emerge quello della vigilanza con poco più di cinque euro l'ora.

Un agente di commercio guadagna invece circa 2.300 euro mensili. Sul fronte opposto, le professioni più ricche e in ascesa nel 2024 restano quella del responsabile dell’ e-commerce, con uno stipendio medio annuale di 50mila euro, e dell’esperto di cyber sicurezza, che guadagna poco meno del collega del settore commerciale: 42mila euro all’anno.

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