giovedì 20 ottobre 2022
È cresciuta nel 2021 la tendenza ad applicare i Cam-Criteri ambientali minimi negli appalti per l'acquisto di beni e servizi da parte dei capoluoghi di provincia
Il XVI Forum Compraverde Buygreen 2022

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È cresciuta nel 2021 la tendenza ad applicare i Cam-Criteri ambientali minimi negli appalti per l'acquisto di beni e servizi da parte dei capoluoghi di provincia: sono stati 18 (il doppio rispetto al 2020) su 89 che hanno partecipato al monitoraggio quelli che hanno adottato al 100% i parametri del Gpp-Green public procurement, gli acquisti verdi da parte della Pa, mentre una su tre li ha applicati tra l'80 e il 100%. L'anno scorso, su dati riferiti al 2020, erano poco meno di uno su tre. Emerge dal V rapporto dell'Osservatorio Appalti Verdi di Legambiente e Fondazione Ecosistemi secondo cui la città più performante è Torino. Il capoluogo piemontese guida la classifica in base a una novità di questa edizione, ovvero al calcolo di un indicatore complessivo del Gpp che tiene conto di più elementi: da un lato, l'adozione dei Cam, dall'altro fattori come il monitoraggio interno, la formazione del personale, il rispetto della parità di genere e il livello di diffusione di conoscenza del Gpp all'interno degli enti presi in considerazione. I 18 Comuni che adottano i Cam al 100% sono Belluno, Bolzano, Brescia, Chieti, Cuneo, Ferrara, Forlì, Imperia, Latina, Mantova, Modena, Monza, Padova, Pavia, Pordenone, Rimini, Savona e Trento. Tra le maggiori criticità che i capoluoghi riscontrano nell'applicazione dei Cam, al primo posto c'è la mancanza di formazione (46%), seguita dalle difficoltà nella stesura dei bandi (41%) e dalla mancanza di imprese (25%) dotate dei requisiti per la partecipazione a bandi che hanno integrato i
Cam. Entrando nello specifico, il 98% delle amministrazioni coinvolte è a conoscenza del Gpp, in crescita rispetto allo scorso anno. I criteri ambientali più applicati sono quelli relativi all'acquisto di stampanti, di carta in risme e sui servizi di pulizia, quelli meno applicati riguardano invece l'edilizia (il 37,8%, dato in peggioramento rispetto allo scorso anno), i prodotti tessili (il 37%), l'acquisto di calzature e accessori in pelle (il 34,7%). Per questo V rapporto I numeri del Green public procurement in Italia, reso noto in occasione della XVI edizione del Forum Compraverde Buygreen 2022, l'Osservatorio ha monitorato anche 35 Aziende sanitarie locali, 91 aree protette e, per la prima volta, dieci Centrali di committenza regionali. Rispetto agli acquisti verdi e ai Cam, oggi la loro adozione è prerequisito essenziale per concorrere ai bandi del Pnrr-Piano nazionale di ripresa e resilienza. Una spinta in avanti,
spiega l'Osservatorio, è arrivata con l'introduzione del Dnsh (Do no significant harm), principio in base al quale gli interventi previsti dal Pnrr non dovranno arrecare un danno significativo all'ambiente. Nell'occasione è stata presentata anche la prima piattaforma che monitora gli appalti verdi in Italia.

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