mercoledì 11 ottobre 2023
Mancanza di chiarezza e differenze tra web e app. Per le compagnie low cost i trolley sono un affare da 840 milioni di euro. Il Parlamento europeo ha condannato la politica del sovrapprezzo
Faro dell'Antitrust su Vueling: costo del bagaglio poco trasparente
COMMENTA E CONDIVIDI

Prezzi poco trasparenti per i bagagli a mano. Anche Vueling dopo Ryanair finisce nel mirino dell'Antitrust italiano. La compagnia low cost spagnola offre differenti modalità per l'imbarco del bagaglio: una di queste prevede di acquistare il servizio come aggiuntivo, dopo aver selezionato la tariffa base, nel momento in cui si compra il biglietto o anche in seguito. Ma si tratta di un sistema di tariffazione che non consente di determinare in anticipo il prezzo che varia in base a diversi fattori, tra cui il canale di acquisto del servizio. In particolare ci sarebbero differenze tra l'acquisto del servizio dal sito web o tramite l'app Vueling. Secondo l'Autorità garante della concorrenza e del mercato, però, la società non fornirebbe alcuna chiara informazione di questa differenza. Infatti, il consumatore non trova alcuna informativa sulla differenziazione dei prezzi e visualizza in fondo alla pagina importi distinti solo tra il prezzo del servizio acquistato su web/app e in aeroporto. Infine, sembrerebbe che anche il device di cui si serve il consumatore sia utilizzato quale parametro per procedere ad una profilazione del cliente in modo tale da differenziare il prezzo di acquisto del biglietto. Questi comportamenti, potrebbero dare, secondo l'Antitrust "un'informazione incompleta, poco trasparente e omissiva sulle modalità di definizione di prezzo".

La quinta compagnia in Italia per passeggeri. Vueling è una delle principali low cost in Italia. Nel 2022 secondo l’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) ha trasportato nel nostro Paese 4,4 milioni di passeggeri, posizionandosi al quinto posto.

L'indagine su Ryanair per posizione dominante. A settembre l’Antitrust aveva aperto un’indagine contro Ryanair«per possibile abuso di posizione dominante». Secondo l’Autorità garante della concorrenza la compagnia low cost irlandese danneggerebbe le agenzie di viaggio imponendo modalità di acquisto dei biglietti aerei differenti, e cercando di estendere il proprio potere di mercato anche nell’offerta di altri servizi turistici come pernottamenti in hotel e noleggio auto.

Bagagli a mano a pagamento: un affare da 840 milioni. Dal 2018, con capofila proprio Ryanair che in Italia è saldamente la prima compagnia aerea, anche il bagalio a mano è diventato a pagamento, Un affare miliardario per le compagnie aeree con costi per i passeggeri "variabili" in base a parametri poco trasparenti. Se nell’estate 2019 il passeggero spendeva in media poco più di 9 euro a volo per portarsi il trolley in cabina, nel 2022 il prezzo medio è salito a poco meno di 14 euro, toccando nell’estate 2023 i 30 euro, con picchi di 55 euro a tratta. Spesso più del costo del biglietto aereo con una politica di prezzi decisa dagli algoritmi. L’anno scorso gli italiani hanno speso, secondo una stima fatta dal Corriere della Sera, oltre 840 milioni di euro di extra per salire con il bagaglio a mano sui voli delle low cost. Incassi che entrano interamente nelle casse della compagnia.

Il Parlamento europeo ha ribadito il no al sovrapprezzo. Lo scorso 22 settembre il Parlamento europeo si è pronunciato in merito alla questione del bagaglio a mano a pagamento in aereo ribadendo il contenuto di una sentenza della Corte Ue di Giustizia, risalente al 2014, che evidenzia come le compagnie non dovrebbero potere addebitare un supplemento per il bagaglio a mano, considerato indispensabile nel viaggio di una persona. E per fare questo l’unica soluzione sarebbe quella di adottare norme univoche su dimensioni e peso che valgano per tutti i vettori.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI