venerdì 31 gennaio 2020
Attivati anche corsi di formazione che consentono ai partecipanti in cerca di lavoro di affacciarsi al mondo dell’eolico e ai più esperti di aggiornarsi costantemente
Simone Togni, presidente dell'Anev

Simone Togni, presidente dell'Anev

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«Le energie rinnovabili e l’eolico rappresentano il futuro. Per lavorare in questo comparto è necessario aggiornarsi e approfondire le tematiche tecnico-normativa che riguardano il settore. Importante è avere una formazione su temi specifici ma anche la elasticità di poter coniugare aspetti diversi e di gestire processi complicati come sono quelli necessari alla realizzazione e gestione di questi impianti». Lo afferma Simone Togni, presidente dell’Anev, l’associazione di categoria del settore eolico italiano, riconosciuta dal ministero dell’Ambiente come associazione di protezione ambientale, che raggruppa oltre 95 aziende, per un totale di 16mila occupati, di cui 9mila diretti e 7mila indiretti.

Le rinnovabili nel 2019 sono arrivate a coprire il 35,9 % della domanda elettrica e l’eolico ha coperto il 6,3% del totale, con oltre dieci GW installati. «Si tratta di un livello di penetrazione soddisfacente – spiega Togni - e l’auspicio è che si giunga a livelli maggiori, specie a valle degli obiettivi europei da raggiungere. L’Anev da sempre ritiene indispensabile che lo sviluppo eolico nazionale passi dalla applicazione di buone pratiche e per questo ha messo a punto delle linee guida estremamente avanzate che oggi sono considerate le migliori possibili. Questa attenzione al territorio ha visto negli anni l’Anev collaborare con le
principali associazioni ambientaliste».

Tra gli scopi dell'Anev vi è quello di concorrere alla promozione e utilizzazione della fonte eolica in un rapporto equilibrato tra insediamenti e natura, nonché quello di promuovere la ricerca e lo sviluppo tecnologico finalizzato all'utilizzo della risorsa vento e all'uso razionale dell'energia, oltre che alla diffusione di una corretta informazione basata su dati reali. Al fine di formare addetti preparati, l’Anev organizza corsi di formazione sull’eolico ai più livelli, sia generalisti che specialistici, che rilasciano crediti agli iscritti all’Ordine degli ingegneri e agli addetti alla sicurezza nelle aziende. Novità del 2020 è il simulatore in realtà virtuale che consente di accedere virtualmente all’interno di una turbina per simulare l’attività di manutenzione. Si tratta del primo corso che sfrutta tale tecnologia, realizzata dall’Anev nell’ambito del progetto
Sumulwind. I corsi di formazione consentono ai partecipanti che sono in cerca di lavoro di affacciarsi al mondo dell’eolico, e ai più esperti di aggiornarsi costantemente.

Purtroppo non mancano i problemi per una maggiore diffusione del comparto in Italia. «A fronte di obiettivi
nazionali chiari e ambiziosi – conclude il presidente dell’Anev - l’iter autorizzativo spesso blocca iniziative interessanti a causa di lungaggini non compatibili con i tempi dell’imprenditoria. Esempio tipico è quello delle Regioni che per rilasciare un’autorizzazione unica ci mettono oltre cinque anni a fronte dei sei mesi previsti dalle norme. Inoltre negli ultimi anni hanno assunto un atteggiamento estremamente ostile le Soprintendenze che negano in maniera acritica il parere alle iniziative da fonti rinnovabili; questo è un problema di conflitto tra organi dello Stato che l’Anev ritiene si debba risolvere in seno alla Presidenza del Consiglio. Infatti solo grazie a un coordinamento concreto ed efficace si potrà evitare l’insorgere di contenziosi che inevitabilmente portano alla conseguente paralisi del settore».

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