mercoledì 2 giugno 2021
I sindacati: troppi incidenti rispetto agli altri magazzini. E il colosso concede più relax ai dipendenti americani in vista del Prime Day del 21-22 giugno
Amazon concede pause più lunghe ai sui dipendenti Usa

Amazon concede pause più lunghe ai sui dipendenti Usa - Reuters

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Amazon intende migliorare le condizioni di lavoro nei magazzini statunitensi dopo ladiffusione di un rapporto sugli incidenti lavorativi, in vistadel Prime day annuale, che si svolgeranno il 21 e 22 giugno in una ventina di paesi, compresi gli Stati Uniti, e richiederanno un rafforzamento delle squadre di lavoro con l'assunzione di personale stagionale. Il colosso dell'e-commerce ha annunciato che i lavoratori avranno più tempo per fare delle pause. Il sistema denominato 'Time off Task', che misura la produttività dei dipendenti responsabili dello smistamento, dell'imballaggio e della movimentazione dei pacchi viene considerato da dipendenti e associazioni causa di stress inutile, poichè non lascia abbastanza tempo, ad esempio, per andare in bagno. "Da oggi, il 'Time off Task' durerà in media più a lungo", ha garantito Amazon.

Questa decisione arriva sulla scia di nuove accuse da parte dei sindacati americani che ritengono che il gruppo di Seattle non tuteli a sufficienza la salute dei propri dipendenti. Secondo un rapporto sindacale, i lavoratori nei siti di Amazon "si feriscono più spesso e più gravemente che nei magazzini di altre aziende" e,lo scorso anno, quasi il 6% dei lavoratori dei centri dismistamento è stato vittima di un incidente che lo ha costretto a fermarsi temporaneamente."Questo tasso, nel 2020, è quasi l'80% superiore a quello ditutte le altre aziende con magazzini", si legge nel rapporto.

Tutto pronto intanto per l'AmazonPrime Day 2021, l'evento annuale esclusivo per i clienti AmazonPrime, che consiste in due giorni di grandi offerte (il 21 e 22 giugno). Lo scorso anno l'evento era slittato a metà ottobre a causa della pandemia. Amazon stima un fatturato compreso tra i 110 e i 116 miliardi di dollari per il periodo aprile-giugno, ovvero dal 24 al 30% inpiù in un anno, in particolare grazie al Prime Day. L'inziiativa riguarderà Stati Uniti, Regno Unito, Emirati Arabi Uniti, Turchia, Spagna, Singapore, Arabia Saudita, Portogallo, Paesi Bassi, Messico, Lussemburgo,Giappone, Italia, Germania, Francia, Cina, Brasile, Belgio,Austria, Australia. L'operazione è stata invece posticipata in Canada e India, a causa dell'impatto del Covid-19.

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