sabato 28 marzo 2020
Un caso nel centro di Passo Correse, in provincia di Rieti, 20 giorni fa un altro a Torrazza in Piemonte. Raggiunta intesa sindacale nel piacentino
La preparazione dei pacchi, prima delle misure di sicurezza introdotte da Amazon

La preparazione dei pacchi, prima delle misure di sicurezza introdotte da Amazon - Ansa

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Il Coronavirus si insinua anche tra i pacchi di Amazon. Una dipendente del centro di Passo Corese, in provincia di Rieti, si trova in quarantena perché risultata positiva al Covid-19. Nel centro operano circa 1500 persone. Il contagio è legato alla zona rossa di Nerola, da quattro giorni in isolamento totale a seguito dell’emergenza esplosa all’interno della casa di riposo "Maria Immacolata". Nonostante le proteste dei lavoratori e dei sindacati, preoccupati per il contagio, lo stabilimento resterà operativo. La dipendente si era recata al lavoro l’ultima volta il 22 marzo. Chi è stato a stretto contatto con la lavoratrice risultata positiva potrà usufruire di un permesso retribuito. Non si tratta del primo caso: un positivo si era verificato, 20 giorni fa, nello stabilimento Amazon di Torrazza Piemonte, e anche in questo caso il centro non era stato chiuso.Ieri intanto è stato raggiunto, dopo 11 giorni di sciopero, un accordo tra Amazon e i sindacati dei lavoratori dello stabilimento di Castelsangiovanni, nel Piacentino, una sorta di hub che serve tutta la Lombardia. Previsti processi di pulizia costanti e sanificazioni programmate, nell’organizzazione delle postazioni è stata garantita una distanza di almeno due metri tra i lavoratori e la chiusure di docce, spogliatoi e aree fumatori. Disposto anche il controllo della temperatura in ingresso, oltre alla distribuzione di mascherine e guanti. In una nota l’azienda assicura di aver preso tutte le misure necessarie.

«Sin dal primo momento, abbiamo lavorato a stretto contatto con le autorità locali, continuando a garantire il nostro servizio ai clienti e preservando allo stesso tempo la salute di tutti i nostri dipendenti. Abbiamo introdotto una serie di misure preventive in tutti i nostri centri logistici: aumentato le operazioni di pulizia, introdotto la distanza di sicurezza minima e richiesto ai corrieri di restare a distanza dai clienti quando effettuano le consegne».La scorsa settimana è stato varato un cambio di strategia: priorità alla consegna di materiali sanitari o considerati essenziali mentre gli ordini di beni ritenuti "superflui" sono stati "congelati". I clienti potranno ordinarli dai partner di vendita che effettueranno le spedizioni. «Così come i clienti utilizzano l’e-commerce come strumento utile ai loro sforzi di distanziamento sociale – aveva spiegato la multinazionale –, anche noi abbiamo adottato misure specifiche di distanziamento all’interno dei nostri centri di distribuzione affinché i nostri dipendenti possano lavorare in sicurezza». Il boom dell’e-commerce in tutto il mondo ha spinto il ceo Jeff Bezos ad annunciare nuove assunzioni. L’intenzione è quella di assoldare 100 mila tra magazzinieri e addetti alle consegne negli Usa, aumentando la loro paga di 2 dollari l’ora fino a tutto il mese di aprile.

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