giovedì 10 marzo 2022
Due progetti per rafforzare la collaborazione tra scuola e impresa. Dall’automotive alla moda, dal design all’alimentare c’è carenza di personale specializzato
La moda è tra le eccellenze italiane nel mondo

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Scuola e lavoro sono ancora troppo distanti in Italia. Colpa di un sistema farraginoso, che ha bisogno di riforme. Vista anche l’alta percentuale di disoccupazione giovanile e femminile: sono tre milioni i Neet (gli scoraggiati che non studiano e non lavorano). Per questo l’Unione Europea ci chiede uno scatto in avanti per la realizzazione del Pnrr-Piano nazionale di ripresa e resilienza. Una grossa mano arriva da Altagamma – che riunisce 113 eccellenze dei settori della moda, del design, della gioielleria, dell’alimentare, dell’ospitalità, dei motori e della nautica – con la II edizione del libro I talenti del fare e il progetto Adotta una scuola, in collaborazione con il ministero dell’Istruzione. Entusiasta dell’iniziativa il ministro Patrizio Bianchi: «Va allargata l’esperienza di Adotta una scuola, che è anche il contrario, ovvero una scuola che adotta una impresa: questo riconoscimento reciproco ha senso se attorno a questi pilastri radichiamo nuove reti che possano legare altre imprese. Abbiamo scelto un Pnrr che ha sei riforme di fondo: innanzitutto degli Its, della scuola professionale e la riforma delle riforme, che è l’orientamento. Dobbiamo articolare di più la formazione, che deve essere legata al territorio con gli istituti tecnici e professionali».

Con questi due progetti – presentati da Stefania Lazzaroni, dg della Fondazione Altagamma – il made in Italy cerca il rilancio. L’eccellenza italiana è frutto di un patrimonio di competenze e tecniche, artigianali e manifatturiere secolari, attualizzate con una sensibilità estetica contemporanea capace di tramutare quelle competenze in prodotti iconici, riconosciuti, apprezzati e ambiti in tutto il mondo. «I "talenti del fare" sono sempre più richiesti dalle imprese– spiega Matteo Lunelli, presidente di Altagamma – e si stima saranno 346mila nei prossimi cinque anni in cinque settori diversi: moda, design, automotive, ospitalità e alimentare. Altagamma, con il nuovo progetto Adotta una scuola, propone un modello di collaborazione attiva tra i più noti brand italiani e le scuole chiamate a formare i giovani. Un’operazione che, anche simbolicamente, valorizza queste professioni dando loro la giusta visibilità. Con una disoccupazione giovanile al 28%, i lavori manifatturieri sono un’interessante opportunità per i giovani che va evidenziata alle famiglie. Formare i nuovi "talenti del fare" sarà imprescindibile per dare slancio e continuità al comparto dell’alto di gamma che occupa, tra diretto e indiretto, quasi due milioni di persone in Italia».

Tuttavia le aziende denunciano difficoltà a reperire sul mercato quei profili di cui hanno bisogno. L’aumento di questo numero rispetto all’ultima stima di 236mila è un segnale ambivalente, che indica una criticità e al contempo anche la crescita delle industrie di riferimento, che sembrano avere ancora più necessità di queste figure professionali. Nel dettaglio: l’automotive ne richiede 108mila; l’alimentare 62mila; l’ospitalità 36mila; la moda 94mila; il design e mobile 46mila. Il libro, inoltre, aggiorna la mappatura di 41 progetti formativi messi in campo dalle aziende associate ad Altagamma: 34 Corporate Academy e sette programmi strutturati di collaborazione con specifici istituti formativi (14 in più rispetto al 2019). E presenta 77 scuole tecniche e professionali distribuite su tutto il territorio italiano con cui i soci di Altagamma già oggi collaborano.

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