martedì 27 giugno 2017
O'Leary, Ad del vettore low cost irlandese: "La compriamo se ristrutturata bene"
Alitalia: Ryanair non si nasconde più
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Nel giorno in cui il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, ribadisce che Alitalia ha un futuro e che c'è un fiducia nel percorso verso la "salvezza" che, comunque, "durerà ancora alcuni mesi", il vulcanico Michael O'Leary, Ad di Ryanair, getta la maschera e non nasconde più l'interesse del vettore irlandese nella scalata alla nostra ex compagnia di bandiera.

Acquisto dopo buona ristrutturazione

Il numero uno del vettore irlandese è chiaro: "Ryanair ha presentato una manifestazione di interesse per Alitalia e sarebbe interessata all'acquisto se i commissari si impegneranno a fare importanti cambiamenti e ristrutturazioni all'interno della compagnia, in caso contrario non saremo interessati".

"Compriamo solo se avremo maggioranza"

O'Leary fissa i suoi paletti. Uno è decisamente significativo: "Acquisteremo solo se possiamo avere la maggioranza" afferma il manager che si dice non interessato al 49%. Il suo disegno è chiaro spiega che "noi vogliamo che Alitalia sopravviva, non vogliamo che sparisca dal mercato lasciando solo Lufthansa ed Air France" ma "la compagnia deve prendere delle decisioni difficili che ha per lungo tempo rimandato".

I commissari sotto osservazione

L'Ad del vettore irlandese definisce l'Alitalia "una opportunità" anche se, puntualizza, "non dobbiamo necessariamente comprarla". Sull'eventuale acquisto pende, per così dire, un vincolo: "Tutto dipenderà dal lavoro che faranno i commissari" dal momento che "nessuno è interessato ad acquistare una compagnia che perde soldi". Diventa così anche una "sfida" per i tre commissari: "Se non riusciranno a fermare le perdite non saremo interessati a prenderla" dice O'Leary. Posizione di fermezza che non nasconde, però, una sorta di corda di aiuto: "Saremmo felici - afferma l'Ad - di collaborare con i commissari per aiutarli ad implementare il genere di cambiamenti che noi crediamo possano assicurare il futuro di Alitalia".

Altolà a sindacati e politici

Senza mezzi giri di parole, come da sua consuetudine, O'Leary fissa un altro punto pesante: in caso di acquisto di Alitalia, dice, "non la gestiremmo con le interferenze di politici e sindacati". Smussando, poi, un po' gli angoli, precisa: "Siamo aperti al dialogo con i sindacati ma non saranno loro o i politici a dirci cosa fare. Noi lavoriamo in questo modo". "Crediamo - ha proseguito - di avere un piano per far crescere Alitalia" e "se la compagnia sarà ristrutturata in modo adeguato dai commissari può crescere sul corto e lungo raggio in futuro". Attenzione, però: secondo il manager con la ristrutturazione ci "saranno perdite di posti di lavoro" ma "Alitalia ha qualcosa come 4-5 mila dipendenti che non sono piloti, non sono assistenti di volo o ingegneri e quindi non si sa cosa fanno". Ultima nota: "Se ristrutturata a dovere può crescere. Ma deve volare molto di più da Roma e Milano verso l'Europa".

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