giovedì 28 aprile 2016
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Alitalia punta la fusoliera verso Malta. L’ex compagnia di bandiera italiana ha infatti siglato con Air Malta e con il governo maltese, azionista della compagnia aerea dell’isola, un memorandum di intesa per avviare due diligence per verificare il possibile acquisto del 49% del vettore maltese. Lo riporta una nota della compagnia italiana, che fa parte del gruppo degli Emirati Arabi Uniti Etihad Airways. L’Ad di Alitalia, Cramer Ball, ha spiegato che «l’eventuale intesa non pregiudicherà il buon andamento del nostro piano triennale di rilancio o la nostra posizione finanziaria ». Una volta che la diligence sarà completata, i cda di Alitalia e di Air Malta decideranno se procedere con un accordo vincolante. Cramer ha pure sottolineato che Alitalia è «sulla buona strada per tornare in utile entro il 2017» e che deve «guardare avanti per iniziare a progettare il futuro». E anche per questa ragione ha «deciso di analizzare, in modo approfondito, se Air Malta possa contribuire alla crescita». Intanto la Commissione europea si è espressa in modo positivo alla fusione tra Alitalia ed Etihad per quanto riguarda la 'bandiera' e il controllo del nuova compagnia che nascerà dalla fusione. In base alle regole comunitarie, i vettori aerei che operano dall’Europa devono avere una proprietà ed essere sotto il controllo di uno dei ventotto Paesi dell’Ue. Dopo verifiche la direzione generale per i Trasporti, responsabile per questo caso specifico del dossier Alitalia, ha concluso che non c’è violazione delle norme Ue. Buone notizie quindi alle quali vanno ad aggiungersi quelle dei conti del vettore arabo. Etihad, infatti, ha annunciato ieri i risultati finanziari annuali, con un utile netto di 103 milioni di dollari su un fatturato complessivo di 9 miliardi di dollari. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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