martedì 17 aprile 2012
​Chiusa l'indagine conoscitiva: la società avrà tre mesi di tempo per presentare all'Antitrust misure che pongano fine al monopolio. Ma Alitalia annuncia il ricorso: «I treni Alta Velocità sono già il nostro concorrente».
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Alitalia sulla rotta Roma-Milano è in una situazione di monopolio che dovrà essere rimossa entro il 28 ottobre. Lo ha stabilito l'Antitrust chiudendo l'indagine conoscitiva sulle conseguenze della fusione che nel 2008 ha dato vita alla nuova compagnia Cai che ha messo insieme le attività della vecchia Alitalia e di AirOne."La concentrazione Alitalia-AirOne ha creato nel 2008 una situazione di monopolio sulla rotta Linate-Fiumicino che ancora persiste e che dovrà essere rimossa entro il 28 ottobre prossimo. La società avrà tre mesi di tempo per presentare all'Antitrust le misure utili a tal fine", si legge nel comunicato.Alitalia, in serata, ha inviato una nota in cui annunciando un ricorso contro la decisione, contestando i criteri presi a riferimento per la decisione.L'Autorità, nella sua decisione spiega che "per rimuovere il potere di mercato di Alitalia-Cai sulla Linate-Fiumicino, appare necessaria la presenza di un effettivo vincolo concorrenziale che non può che essere rappresentato dalla presenza di un altro vettore aereo in grado di contendere ad Alitalia-Cai i passeggeri che utilizzano i voli della prima mattinata e della tarda serata. Per poter rappresentare un'alternativa credibile all'incumbent, il nuovo vettore dovrebbe poter disporre di un numero di slot sufficiente a garantire la dimensione minima efficiente dell'offerta e un'articolazione delle frequenze idonea a garantire un'offerta adeguata nelle fasce orarie a più alta domanda".Per motivare la sua decisione l'Antitrust spiega che "sulla rotta in questione Alitalia-Cai non subisce alcuna pressione concorrenziale da parte di altri vettori aerei, in ragione dell'impossibilità ad ottenere slot su Linate, imputabile alle specificità regolamentari e amministrative dello scalo".Inoltre, il servizio di trasporto ferroviario ad alta velocità che, dalla fine del 2009, collega Roma e Milano in meno di tre ore, "pur avendo costituito una novità di assoluto rilievo, non risulta ancora idoneo a disciplinare sufficientemente i comportamenti di Alitalia-Cai, né in termini di spostamento di una parte sostanziale della domanda dal servizio di trasporto aereo a quello ferroviario, né di effettiva riduzione del prezzo tale da produrre benefici per il passeggero".Questa affermazione viene contestata da Alitalia in una nota in cui l'Ad della compagnia aerea, Andrea Ragnetti, si dice "sorpreso della decisione che si basa su un presupposto assolutamente non condivisibile. Il fatto che il treno ad alta velocità sia un concorrente diretto dell'aereo sulla Roma - Milano è sotto gli occhi di tutti gli italiani".Secondo il garante per la concorrenza e il mercato Alitalia invece sulle altre rotte non sarebbe riuscita a conquistarsi una posizione dominante: "Per quanto concerne le altre rotte nazionali da/per Roma e le tratte Napoli-Torino e Napoli-Venezia, l'Antitrust ha invece rilevato che la posizione di mercato di Alitalia-Cai, determinatasi a seguito dell'operazione del 2008, risultava indubbiamente rafforzata ma pienamente contendibile. A riprova di ciò, nel triennio successivo all'operazione di concentrazione, si è registrato l'ingresso di nuovi vettori e il rafforzamento di quelli già attivi".
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