lunedì 24 maggio 2021
La startup tecnologica specializzata in cartolarizzazioni è durata solo pochi mesi. Gli asset passano a Banca Ifis in un'operazione che ha coinvolto il Fondo di tutela dei depositi
La homepage del sisto di Aigis Banca

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È durata pochi mesi l’avventura di Aigis Banca, banca tecnologica nata dalla ristrutturazione di GBM Banca, specializzata nel credito alle piccole medie imprese e nella gestione del risparmio delle famiglie.

Presentata il 9 dicembre del 2020 dai manager Filippo Cortesi (ex Banca Sistema) e Nicola Bonito-Oliva (ex Dresdner Bank), Aigis è stata messa in liquidazione coatta amministrativa dalla Banca d’Italia sabato 22 maggio 2021. I suoi attivi e passivi sono passati a Banca Ifis, in un’operazione che ha coinvolto il Fondo interbancario di tutela dei depositi per proteggere i risparmiatori e permettere a Ifis di farsi carico di Aigis.

Aigis Banca è andata in crisi per la sua esposizione su Greensill Bank, fintech anglo-australiana creata da Lex Greensill, ex manager di Citigroup e Morgan Stanley. Greensill si occupava principalmente di finanziare la catena di fornitura delle imprese: anticipava gli incassi delle fatture e cartolarizzava i debiti in fondi di investimento. Era diventata una delle maggiori startup finanziarie del mondo, ma l’8 marzo ha fatto bancarotta dopo che Credit Suisse ha rifiutato di rinnovare l’assicurazione sui suoi crediti vedendo contabilità sospette nei conti di Greensill.

L’italiana Aigis era molto esposta sull’attività tedesca di Greensill: Aigis, grazie a un sistema di alleanza, in Germania aveva già conquistato 10mila clienti con i suoi conti deposito, che arrivavano a offrire tassi del 2,10% per somme vincolate per 5 anni.

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