lunedì 26 febbraio 2024
Il sindaco di Milano: in città 27mila appartamenti per i turisti, difficile trovare spazi per gli studenti. La replica: il nostro governo il primo ad intervenire
Il sindaco Beppe Sala

Il sindaco Beppe Sala - Fotogramma

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Un botta e risposta sul “malcostume” degli affitti brevi che rendono impossibile trovare una casa in locazione a prezzi ragionevoli alle famiglie, ma anche a lavoratori e studenti fuori sede. Da Milano il sindaco Beppe Sala lancia una frecciatina alla ministra del Turismo Daniela Santanché accusandola di non fare nulla per risolvere un problema molto sentito nelle grandi città. Lo scorso autunno proprio dal capoluogo lombardo era partita la protesta degli universitari in tenda davanti al Politecnico per denunciare i prezzi assurdi per una stanza in condivisione.

“Siamo a un punto in cui sugli affitti brevi non si riesce a fare niente obiettivamente" ha detto Sala a margine dell'inaugurazione dell'anno accademico della Humanitas University di Medicina, rispondendo ad una domanda sul percorso per avere affitti a prezzi idonei per gli studenti. "Il dossier lo ha in mano la ministra del Turismo Daniela Santanchè che non ha alcuna intenzione di facilitare un po' il contenimento degli affitti brevi - ha aggiunto -. Per cui si va avanti un po' alla volta, cercando di promuovere nuovi progetti di residenze universitarie. Però è chiaro che se così stanno le cose, avendo anche 27 mila appartamenti dedicati agli affitti brevi, si perdono opportunità". A stretto giro di posta la replica del ministro. “Sala mente sapendo di mentire. Questo è il primo governo che è intervenuto sul tema degli affitti brevi" ha sottolineato Santanché in una nota. "Soltanto adesso - ha aggiunto - la sinistra si ricorda dell'importanza di regolamentarli? Abbiamo già definito la norma che istituisce il Cin e abbiamo avviato un tavolo tecnico con le Regioni sull'interoperabilità tra le banche dati regionali e nazionale.L'ultimo incontro si è svolto proprio venerdì scorso, perché il nostro obiettivo è di rendere il Cin operativo nel minor tempo possibile, assicurando il raccordo con le Regioni e compatibilmente con i tempi tecnici necessari per un intervento così delicato e, al tempo stesso, innovativo".

Al centro delle nuove norme varate dal governo Meloni in attesa di diventare operative c’è appunto il Cin, acronimo che sta per Codice identificativo nazionale: sarà la “targa” di ogni stanza, appartamento o struttura dato in affitto ai turisti, un antidoto (si spera efficace) all’irregolarità che sinora ha fatto da padrona. Altra novità riguarda la cedolare secca che sale al 26%, con uno sconto (la tassazione al 21%) per un immobile a scelta del proprietario. “Sala ha ragione, il governo non sta facendo niente per ridurre il numero degli affitti brevi. La ministra Santanchè sa bene che le norme che regolamentano gli affitti brevi sono una cosa e dare ai comuni gli strumenti per ridurli un'altra. La scelta del governo è non limitare gli affitti brevi e questo è evidente e finché non si farà sarà sempre più difficile trovare nelle grandi città case in affitto a canoni sostenibili" ha commentato il vice presidente dei senatori del Pd Franco Mirabelli.

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