giovedì 15 maggio 2014
In questa classifica si collocano, a seguire, il personale non qualificato (16,1%), i tecnici (14,5%), gli impiegati esecutivi (13,1%), i conduttori di impianti (10,7%) e gli operai specializzati (7,3%).
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Nel primo trimestre 2014, gli addetti al commercio si confermano tra le figure più intermediate nel Milanese da parte delle Agenzie per il lavoro. È quanto emerge dall'ultima edizione dell'Osservatorio Assolombarda in collaborazione con le Agenzie per il lavoro. Nel dettaglio, il gruppo professionale degli addetti al commercio rappresenta da solo il 38,3% del totale delle richieste espresse dalle imprese milanesi nei primi tre mesi del 2014. In questa classifica si collocano, a seguire, il personale non qualificato (16,1%), i tecnici (14,5%), gli impiegati esecutivi (13,1%), i conduttori di impianti (10,7%) e gli operai specializzati (7,3%). L'Osservatorio registra, inoltre, una variazione positiva del 3%, rispetto all'ultimo trimestre 2013, del numero totale di richieste di forza lavoro delle imprese milanesi. "Dalla analisi riscontriamo un trend positivo che, anche se va contestualizzato nell'ambito di un clima di cautela, potrebbe rappresentare un'iniezione di fiducia per le nostre imprese", afferma Mauro Chiassarini, vicepresidente di Assolombarda con delega al lavoro e all'occupazione.L'incremento nel primo trimestre del 2014, trainato da un +16% delle richieste di addetti al commercio, vede un exploit  del gruppo conduttori di impianti (+23% rispetto al quarto trimestre del 2013), e un significativo aumento di interesse nei confronti dei tecnici (+12%). Esclusi invece da questo trend in crescita gli operai specializzati, le cui richieste sono sugli stessi livelli della precedente rilevazione, e il personale non qualificato, gruppo che fa registrare una contrazione della domanda del 28%.Analizzando più nel dettaglio le singole figure professionali, il profilo più ricercato nel primo trimestre del 2014 è stato quello degli esercenti e addetti nelle attività di ristorazione (23,4% sul totale delle richieste), seguito dagli addetti alle vendite (8,4%). Nella classifica stilata dall'Osservatorio seguono, poi, il personale non qualificato nei servizi di pulizia uffici, alberghi etc (5,6%), il personale non qualificato nella manifattura (4,2%) e gli impiegati addetti alla segreteria e agli affari generali (3,9%)."I dati dell'Osservatorio di Assolombarda con le Agenzie per il lavoro costituiscono un valido strumento per misurare la 'temperatura' del mercato del lavoro - conclude Chiassarini -. Un mercato che attraversa una fase di mutamento ma che, al tempo stesso, premia i profili professionali più tradizionali. Si tratta di uno strumento che può sicuramente contribuire a favorire l'allineamento delle politiche attive alle reali esigenze del territorio, tema peraltro centrale nel piano strategico di Assolombarda per 'far volare Milano'".L'indagine, svolta dall'Osservatorio di Assolombarda in collaborazione con nove tra le principali Agenzie per il lavoro (Adecco Italia, Gi Group, Manpower, Men at Work, Obiettivo Lavoro, Openjobmetis, Quanta Risorse Umane, Randstad Italia, Umana) operanti nell'area milanese, monitora con cadenza trimestrale la domanda di lavoratori formulata dalle imprese alle agenzie. La rilevazione viene effettuata raccogliendo le informazioni relative a un centinaio di diversi profili professionali, identificati sulla base della classificazione delle professioni adottata dall'Istat. Questi profili sono riconducibili a sei raggruppamenti: tecnici; impiegati esecutivi (professioni esecutive nel lavoro di ufficio); addetti al commercio; operai specializzati; conduttori di impianti; personale non qualificato.
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