giovedì 10 febbraio 2022
Settecento trattative per un volume di quasi cento miliardi di euro
Fusioni e acquisizioni: un 2021 da record per le pmi
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Nello scorso anno in Italia si sono registrate oltre 700 trattative con target con un volume di poco meno di 100 miliardi di euro, in decisa crescita rispetto ai quasi 40 miliardi circa rilevati nel 2020. In particolare i fondi hanno realizzato circa 160 operazioni per un controvalore di 20 mld di euro. Tra i settori più efficienti per numero di operazioni, il settore industriale e manifatturiero ( (il 25% circa delle contrattazioni si sono svolte nel Nord-Ovest), l'informatico, e il tecnologico. Il valore delle operazioni vede al primo posto l'immobiliare, il settore delle telecomunicazioni e quello energetico. Inoltre un particolare focus alle tematiche della sostenibilità ha spinto ancora di più l'evoluzione transazionale soprattutto per allargare la gamma di prodotti offerti alla clientela.

Diversi aspetti indicano che il mercato M&A nel corso del 2022 possa palesare andamenti positivi, sulla scia di quanto registrato nel corso del 2021. Persiste però una certa preoccupazione legata, da un lato, all’andamento della pandemia e, dall’altro, a quello dell'inflazione che potrebbe minacciare la ripresa dei consumi. Per quanto riguarda la crescita nel 2022, si individua un 'range' tra il +3,5% e il +5%. Le sottoscrizioni di Fondi comuni di investimento si confermano su livelli elevati, così come la liquidità di famiglie e aziende. La pandemia ha velocizzato alcune trasformazioni che hanno indotto gli imprenditori ad aprire il capitale a soggetti in grado di canalizzare risorse nuove e know how. Il bisogno di realizzare un veloce cambiamento dei modelli di business, a seguito della revisione delle catene di approvvigionamento, dell'efficacia produttiva e di nuove strategie di sviluppo destinate all'acquisizione di nuovi clienti, in un Paese come il nostro con la maggior parte delle PMI ancora sottocapitalizzate, continuerà a incoraggiare una dinamica M&A robusta. Parecchie operazioni sono attese nell'anno in corso nel comparto delle telecomunicazioni ed energia.

Di rilievo l'attività di investimento nel comparto Technology, Media & Telecommunications , in decisa crescita rispetto al 2020. Oltre la metà del volume investito è riferibile ai fondi di Private Equity mentre gli operatori diretti sono alla ricerca di occasioni per potenziare il portafoglio clienti con servizi supplementari e valorizzando accordi con società che forniscono informazioni e dati a siti web. Il miglioramento dei servizi pubblici è un argomento di grande attualità, col settore dei centri di elaborazione dati che si sommerà alle reti NGA (o a banda ultralarga).

In Italia poi il settore che si occupa di ricerca, sviluppo e produzione di beni legati alla salute è in rapida evoluzione. Sono in corso importanti modifiche nei rapporti medico-paziente, nelle esigenze e nelle attese di questi ultimi. Lo stimolo a questa forte accelerazione degli investimenti è arrivata dal private equity , con un deciso focus alle categorie delle strutture sanitarie ambulatoriali e di ricerca e dei laboratori di analisi. Il 2022 vede una marcata attenzione anche alla tecnologia biomedica e ai servizi a favore di persone non autosufficienti. Ha registrato una crescita esponenziale il settore energetico con una quota di oltre 10 mld di investimenti. Il 25% riferibile ai fondi di private equity. Un fattore che sta determinando una decisa accelerazione del settore è l'attenzione crescente ai temi della sostenibilità che induce gli operatori a differenziare il modello di affari. Il Private Equity ha dato una spinta importante anche al mercato retail con una spinta pari al 30% del totale (poco meno di 10 mld). Il comparto appare invitante per investitori che vogliono essere coinvolti nella gestione aziendale ma solo nel caso di marchi ad alto potenziale. L'industria 4.0 presenta maggiori occasioni di M&A nel settore dei prodotti industriali che rimane tra i più dinamici in Italia.

La pandemia ha infatti agevolato una decisa transizione verso il digitale col PE intervenuto con oltre 50 operazioni..Infine l'evoluzione tecnologica ed il passaggio alle motorizzazioni elettriche hanno dato notevole impulso al settore automotive che richiede importanti investimenti in innovazione e sviluppo determinando processi di M&A. Ciononostante le preoccupazioni legate al settore in questo periodo determinano incertezze e dubbi in questo tragitto.

*responsabile commerciale, area Corporate

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