mercoledì 24 maggio 2023
Uno studio lancia l'allarme sull'entrata in vigore prevista nel 2025 della nuova normativa sulle emissioni che alcune nazioni hanno già definito "irrealistica"
Acea: "Scarsi vantaggi ambientali e auto più care di 2.000 euro"
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Che la possibile entrata in vigore (prevista dal 1 luglio 2025) della regolamentazione Euro 7 relativa alle emissioni di CO2 aumenterebbe i costi di produzione di automobili, furgoni, camion e autobus, era già una certezza denunciata da tempo dai costruttori. Ora uno studio di Frontier Economics li ha calcolati e quantificati in circa 2.000 euro per auto e furgoni con motore a combustione interna, e vicino a 12.000 euro per camion e autobus diesel. "Queste cifre - segnala l'Acea, l'associazione dei costruttori europei - sono da 4 a 10 volte superiori alle stime fatte dalla Commissione Ue nella sua valutazione d'impatto Euro 7 (€ 180-450 per auto e furgoni e € 2.800 per camion e autobus).

La nuova normativa, molto osteggiata in sede politica e definita "irrealistica" per i costi che comporta da Italia, Polonia, Romania, Slovacchia e Ungheria, secondo lo studio di Frontier Economics potrebbe addirittura risultare poco significativa anche per l'impatto ambientale. Infatti i nuovi parametri pur risultando migliorativi dal punto di vista inquinante e climalterante, dovrebbero generare un maggiore consumo di carburante per i veicoli, quantificato mediamente nel 3,5% in più. Questi costi indiretti, ignorati nella valutazione d'impatto della Commissione, si aggiungerebbero al costo totale di possesso di un veicolo, esercitando ulteriori pressioni finanziarie sui consumatori e sulle imprese in un momento di alta inflazione e aumento dei prezzi dell'energia.

L'Acea sottolinea che "con le attuali norme Euro 6/VI, l'Unione Europea ha già gli standard più completi e rigorosi per le emissioni inquinanti (come NOx e particolato) al mondo. Le emissioni di gas di scarico sono già a un livello appena misurabile grazie alla tecnologia dei veicoli all'avanguardia. L'industria automobilistica europea è impegnata a ridurre ulteriormente le emissioni a beneficio del clima, dell'ambiente e della salute. Tuttavia, la proposta Euro 7 semplicemente non è il modo giusto per farlo, in quanto avrebbe un impatto ambientale estremamente basso a un costo estremamente elevato”, ha affermato Sigrid de Vries, Direttore Generale dell'Associazione. "Grandi benefici per l'ambiente e la salute saranno raggiunti dalla transizione all'elettrificazione, sostituendo allo stesso tempo i veicoli più vecchi sulle strade dell'UE con modelli Euro 6/VI altamente efficienti".

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