venerdì 28 gennaio 2022
Grazie alle acquisizioni di impianti voltaici ed eolici entro dieci anni sarà triplicata la produzione di energia pulita, in arrivo 24mila nuove colonnine elettriche per le auto
Renato Mazzoncini, ad di A2a

Renato Mazzoncini, ad di A2a - Fotogramma

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A2a rivede al rialzo il suo pianto industriale per i prossimi anni, portando da 16 a 18 i miliardi messi sul tavolo da qui al 2030. Un’accelerazione verso quella transizione energetica del Paese nella quale la multiutilty lombarda vuole avere un ruolo determinante. Lavorando a tutto campo: dalla produzione di energia pulita, con importanti acquisizioni di impianti eolici e solari messi a punto negli ultimi mesi, alle colonnine per le auto elettriche allo smaltimento dei rifiuti. Una visione a 360 gradi illustrata ieri dall’ad Renato Mazzoncini. Il gruppo prevede di destinare 7 miliardi per l’economia circolare e 11 per la transizione energetica in interventi per il 90% circa in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (Sdg) e per il 70% con la Tassonomia europea.

Gli obittivi finali sono da un lato triplicare la produzione di energia green entro il 2030 (solare, eolico e bionergie), anticipare il taglio di emissioni di anidride carbonica prodotte dimezzandole in otto anni e azzerandole da qui al 2040, aumentare di ulteriori 4,5 milioni di tonnellate i rifiuti recuperati rispetto al 2020. In crescita anche le assunzioni dirette a 7mila unità in 10 anni, per un totale di 15mila dipendenti fine 2030. «Puntiamo ad essere protagonisti del processo di decarbonizzazione del Paese – ha sottolineato Mazzoncini – , grazie alla capacità di poter garantire sia energia elettrica rinnovabile sia molecole sostenibili come idrogeno e biometano, in linea con quanto previsto dalle direttive europee». Sul fronte delle rinnovabili, A2a punta a confermare la sua seconda posizione, e ad aumentare la sua capacità del 20% contro il precedente 8% previsto in un primo momento. Merito delle acquisizioni fatte nell’ultimo anno con l’acquisto di impianti fotovoltaici gestiti dall’operatore Octopus Renovables e di impianti eloici rilevati da una serie di fondi gestiti dal gruppo Ardian (con il quale A2a sta studiando una partnership economica). Nella stessa direzione va la partnership avviata con l’operatore trentino Volta Green Energy che si occupa dello sviluppo degli impianti.

Dai territori d’origine il business di A2a si sta spostando verso le regioni del Centro-Sud dove ci sono molti degli impianti acquisiti e il vento e il sole. «Stiamo lavorando sul gap impiantistico sul ciclo dei rifiuti» ha detto Mazzoncini ricondando l’acquisizione dell’unico impianto di trattamento dei rifiuti industriali in Calabria a Crotone e annunciando un pianto di investimenti da 800 milioni in Sicilia.Ma tra gli obiettivi c’è anche la mobilità con il quadruplicamento delle colonnine con 24mila nuovi punti. Le infrastrutture saranno sia a bassa potenza sia ad alta potenza per favorire sia una modalità di erogazione lenta (ad esempio di notte), sia rapida, simile a quella delle stazioni di rifornimento tradizionali. Per i segmenti di mobilità che non avranno un’evoluzione verso l’elettrico, come il trasporto pesante, A2a vuole mettere a disposizione soluzioni come l’idrogeno verde e il bio-Gnl. Il Gruppo ha in programma di sviluppare infatti oltre 60 impianti di bio-metano di cui almeno 5 con liquefazione per ottenere bio-Gnl, mentre per la produzione di idrogeno si potranno sfruttare fonti di energia prodotta continuativamente come quella dei termovalorizzatori. Il piano prevede infine interventi sulla rete idrica per tagliare del 23% le perdite.

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