martedì 18 ottobre 2022
Per il trimestre ottobre-dicembre sono 1,2 milioni, con una flessione rispetto all'anno precedente del 5,4% nel mese e del 10,4% nel trimestre. It, ecco i professionisti più richiesti
Le aziende It a caccia di esperti in sicurezza informatica

Le aziende It a caccia di esperti in sicurezza informatica - Archivio

COMMENTA E CONDIVIDI

Sono 477mila le assunzioni programmate dalle imprese per ottobre e 1,2 milioni quelle per il trimestre ottobre-dicembre, con una flessione rispetto all'anno precedente del 5,4% nel mese e del 10,4% nel trimestre. Le prospettive meno favorevoli, in ragione del rallentamento dell'economia globale ed europea legato principalmente all'aumento dei prezzi dell'energia, all'inflazione e alla situazione geopolitica, pesano maggiormente sui programmi di assunzione delle imprese del manifatturiero (-28% nel mese e -26,5% nel trimestre), del commercio (-5,8% nel mese e -11,2% nel trimestre) e dei servizi alle imprese (-8,6% nel mese e -15,1% nel trimestre). Nonostante la flessione nelle previsioni di assunzione, raggiunge il 45,5% la quota di assunzioni che le imprese giudicano difficili da realizzare, un valore superiore di nove punti percentuali rispetto a un anno fa. A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal. L'industria programma a ottobre 147mila assunzioni e 370mila per il trimestre ottobre-dicembre.Sia nel mese che nel trimestre le maggiori opportunità di lavoro sono offerte dalle imprese delle costruzioni che programmano rispettivamente 53mila e 131mila nuovi contratti(+2,2% e +3,9% rispetto allo stesso periodo del 2021). Per tutti i comparti del manifatturiero si registrano previsioni negative rispetto a ottobre 2021: -33,3% per chimica-gomma-plastica, -30,4% metallurgia, -28,7% meccanica ed elettronica. I servizi programmano complessivamente 330mila assunzioni nel mese e 850mila nel trimestre, grazie soprattutto alle previsioni, ancora in crescita rispetto al 2021, delle imprese del turismo con 70mila assunzioni a ottobre (+37,4% rispetto alle previsioni 2021) e 184mila assunzioni nel trimestre ottobre-dicembre (10,9% rispetto al 2021). I contratti a tempo determinato si confermano la forma maggiormente proposta con 246mila unità, pari al 51,5% del totale, sebbene in calo rispetto a ottobre 2021 quando rappresentava il 55,8% del totale. Seguono i contratti a tempoindeterminato (94mila unità, 19,7%), quelli in somministrazione (50mila, 10,5%), gli altri contratti non alle dipendenze (39mila, 8,1%). L'apprendistato viene proposto per 25mila assunzioni (5,3%), mentre i contratti di collaborazione e le altre tipologie di contratti alle dipendenze vengono indicati per 23mila assunzioni (4,9%). La difficoltà di reperimento del personale, che complessivamente riguarda il 45,5% delle assunzioni, raggiunge il 60,7% per gli operai specializzati, il 47,5% per le professioni tecniche, il 46,8% per le professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi e il 46,1% per professioni intellettuali,scientifiche e a elevata specializzazione. A livello territoriale sono le imprese del Nord Ovest a registrare la maggiore flessione nelle assunzioni programmate sia nel mese (-17mila unità) che nel trimestre (-54mila). Seguono poi le imprese del Nord Est (-6mila nel mese e -38mila nel trimestre), quelle del Sud e isole (-2mila del mese e -30mila nel trimestre) e infine quelle del Centro (-2mila nel mese e -18mila del trimestre).

It, ecco i professionisti più richiesti dalle aziende

I professionisti dell’innovazione hanno stipendi al di sopra della media nazionale e sono molto ricercati dalle aziende al punto da poter contrattare le condizioni d’assunzione. Prima fra tutte, il ricorso allo smart working: quasi tutti i candidati rinunciano al posto se non prevede nessuna forma di lavoro da remoto. Le aziende del settore It italiane prevedono una crescita delle assunzioni del +14% per l’ultimo trimestre dell’anno. Più del 60% delle offerte di lavoro si concentra nelle città di Milano, Padova, Torino, Roma, Bari, Napoli, Bologna, Udine, Verona e Catania. Questi sono solo alcuni dei dati che emergono dall’ultima edizione di Tech Cities, la ricerca sui profili tecnologici più richiesti nelle principali città italiane pubblicata da Experis, brand di ManpowerGroup e provider It di soluzioni applicative, consulenza, resourcing e formazione. Secondo il report, la professione più ricercata è quella di Sap Manager/Specialist, seguita da Security Researcher. Chiude il podio il Cto – Chief Technology Officer, mentre altre professioni molto ricercate sono E-commerce Manager, Embedded System Engineer, Infrastructure Manager e Scrum Master. Sono tutte professioni ibride: accanto ad elevate conoscenze tecnologiche e digitali sono sempre più richieste una serie di competenze soft legate alla gestione dei team, al management e alle relazioni. Secondo un’indagine Experis (The New Age of Tech Talent, 2022), le tre principali soft skill richieste ai professionisti dell’innovazione sono il problem solving, la flessibilità e la capacità di lavorare in team. Lo studio mostra, inoltre, come il settore It, Digital e Technology sarà guidato da ruoli nuovi che mescolano capacità manageriali e informatiche. Sono sempre e comunque molto richiesti anche i professionisti It (Cloud Developer, Full Stack Developer, Java Developer, Data Scientist, DevOps Engineer e professionisti Cyber), in linea con le evoluzioni tecnologiche del mercato. Per colmare il gap di competenze, una tendenza che si registra da parte delle aziende è quella di inserire in organico anche profili junior, con poca esperienza, prevedendo dei corsi di formazione verticalizzati e intensivi, per accelerare lo sviluppo delle competenze tecniche e l’ingresso nei team operativi. Il 59% degli annunci di ricerca per professionisti It, Digital e Technology in Italia viene da appena dieci Tech City dove il settore tecnologico è fiorente: Milano, Padova, Torino, Roma, Bari, Napoli, Bologna, Udine, Verona e Catania. Tra queste il capoluogo lombardo è capofila col 24% degli annunci nazionali del settore, seguito da Roma con il 16%. Al terzo posto Torino col 5%, seguita da Napoli col 4%. Tra Nord e Sud persiste una differenza salariale importante: se la Ral media dei professionisti IT, Digital e Technology a Milano, considerando una middle seniority, è pari a 59.000 euro, a Catania scende a 42.100. Più nel dettaglio, dopo il primo posto di Milano seguono parimerito le città di Bologna e di Padova, che si fermano a poco più di 51mila euro. A seguire, con pochissimo scarto, troviamo Roma e Verona con 50mila euro. Subito dopo Udine e Torino con 48.500 euro. A chiudere Bari (45.700 euro), Napoli (44mila euro) e appunto Catania (42.100 euro). Ma il divario Nord-Sud potrebbe annullarsi sempre più grazie alla possibilità di lavorare da remoto.

Sicurezza informatica, mancano le competenze e aumentano le violazioni

La carenza di competenze in ambito sicurezza informatica continua a comportare molteplici sfide, così come ad avere varie ripercussioni per le organizzazioni, tra cui per esempio il verificarsi di violazioni informatiche e le conseguenti perdite economiche. Emerge da Cybersecurity skills gap report, una ricerca realizzata da Fortinet. Di conseguenza, il divario nelle competenze rimane una delle principali preoccupazioni per i dirigenti e sta diventando sempre più una priorità per i board aziendali. Il report suggerisce anche alcune metodologie per affrontare tale gap, per esempio attraverso la formazione e il conseguimento di certificazioni, che consentono di migliorare la conoscenza dei dipendenti in merito. Secondo il 2021 Cyber workforce report di (Isc), la forza lavoro globale nel settore della cybersecurity dovrebbe crescere del 65% per poter essere in grado di difendere efficacemente gli asset fondamentali delle organizzazioni. Mentre il numero di professionisti necessari per colmare il divario relativo alla sicurezza è diminuito da 3,12 milioni a 2,72 milioni nell'ultimo anno, quello evidenziato è un vuoto di proporzioni significative, che rende le organizzazioni vulnerabili.Per quanto riguarda l'Italia, il 50% dei leader aziendali coinvolti ha espresso preoccupazione per i rischi aggiuntivi che devono affrontare a causa del deficit di competenze all'interno della loro organizzazione. Sempre per quanto riguarda il nostro Paese, un 30% degli intervistati ha evidenziato la difficoltà a conservare in organico i talenti in ambito cybersecurity. Il report di Fortinet mette in luce i molteplici rischi derivanti dal gap di competenze in materia di cybersecurity. In particolare, otto su dieci organizzazioni coinvolte hanno evidenziato di aver subito almeno una violazione della sicurezza che potrebbero attribuire a una mancanza di competenze nella cybersecurity o comunque nella consapevolezza sul tema. Il sondaggio ha anche mostrato che, a livello globale, il 64% delle organizzazioni ha subito violazioni che hanno portato a perdite di reddito, costi di recupero e/o il pagamento di multe. Dati i costi crescenti che le violazioni possono avere sui profitti e sulla reputazione delle organizzazioni, la cybersecurity sta diventando sempre più una priorità a livello di board aziendale. A livello globale, l'88% delle organizzazioni che hanno un Consiglio di amministrazione ha riferito che esso pone domande specifiche sul tema della cybersecurity. In aggiunta, il 76% delle organizzazioni ha un Cda che ha raccomandato un incremento del personale che si occupa di It e di sicurezza informatica.

A Salerno nasce un Centro di competenza sulla sicurezza informatica

Intellera Consulting apre una nuova sede, dedicata alla cybersecurity nell’Università di Salerno. Si stimano 60 assunzioni l’anno nei prossimi tre anni. I professionisti della società di consulenza affiancheranno 180 giovani neo-laureati e laureandi dell’Ateneo nell’arco del prossimo triennio. Dopo la selezione potranno lavorare su programmi nazionali e internazionali in progetti di sicurezza informatica e tecnologie di frontiera. Nell’attuale scenario di trasformazione digitale, che vede un aumento costante di attacchi informatici, la cybersecurity acquisisce crescente rilevanza. A conferma di ciò è dunque l’introduzione dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn), unito alle diverse missioni investimenti del Pnrr per 623 milioni di euro da destinare a presidi e competenze di cybersecurity nella Pa. Questi investimenti, inoltre, si sommeranno aifondi per la ricerca e la creazione di partenariati su temi innovativi, compresa la sicurezza informatica. Proprio in ambito Pnrr, l’Università di Salerno è capofila di un programma nazionale sulla cybersecurity. Infatti l’Ateneo dedica molte energie e impegno allo studio e alla ricerca in questo ambito, in ottica multidisciplinare. I giovani selezionati lavoreranno nell’ambito della Digital Transformation, Data Science, Ricerca e Innovazione. Ma si focalizzeranno in maniera specifica sulla cybersecurity nell’ambito del progetto The Nest.

Gruppo TreCuori ed Este assumono

TreCuori, la public company dei territori, ha avviato un piano che la porterà quasi a raddoppiare il proprio personale nel giro di 12 mesi: è infatti prevista l’assunzione di quattro figure al mese per un totale di circa 50 persone per le quali si sta per avviare il processo di selezione. I candidati ricercati spaziano da programmatori a figure giuridico-fiscali, dai commerciali agli addetti al servizio di assistenza clienti, dagli amministrativi agli specialisti di marketing & comunicazione fino a grafici, illustratori e operatori video. Le sedi coinvolte saranno principalmente quelle di Conegliano e Bologna, a cui si aggiungono le unità locali che la società sta avviando in varie città quali Milano, Monza, Brescia, Ferrara, Ravenna, Forlì, Cesena, Roma e Palermo. Una componente importante dell’inquadramento sarà l’erogazione di benefit di welfare aziendale (con anche bonus per la genitorialità, che viene incentivata: a oggi sono ben 54 i figli dei dipendenti del Gruppo), così come la flessibilità di orario e la sensibilità verso il work life balance. TreCuori è inoltre molto attenta anche ai temi della diversità, dell’inclusione e della parità di genere, nei quali vede un importante valore aggiunto: il gruppo di lavoro è caratterizzato da una equilibrata distribuzione tra i generi (59% sono donne, di cui 16 mamme), da un’età media molto giovane (arricchita dall’esperienza di qualche collega che ha più di 60 anni) e dalla presenza di molte nazionalità diverse (oltre dieci) che rendono l’ambiente di lavoro particolarmente stimolante. Chi si riconosce nel progetto potrà inviare la propria candidatura tramite la sezione “Lavora con Noi” del sito TreCuori.org oppure scrivendo a ufficio.personale@trecuori.org.

Mentre Este, media company specializzata in temi di cultura d’impresa che basa il suo modello di business sulla produzione di contenuti originali e sulla loro divulgazione attraverso riviste cartacee, magazine online, libri, convegni fisici e digitali, è alla ricerca di venditrici e venditori e un/una responsabile delle vendite. Per maggiori informazioni: www.este.it.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: