mercoledì 2 dicembre 2020
Crollo per indipendenti e precari. Il tasso di disoccupazione giovanile sale al 30,3%
Una manifestazione per il lavoro

Una manifestazione per il lavoro - Archivio

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A ottobre gli occupati diminuiscono lievemente rispetto a settembre (-0,1% pari a 13mila unità in meno), ma si riducono in modo consistente su ottobre 2019 a causa della pandemia, con 473mila persone al lavoro in meno. Lo rileva l'Istat, sottolineando che il calo è dovuto soprattutto al crollo del lavoro indipendente e di quello a termine, mentre gli occupati stabili sono aumentati (+61mila) anche grazie al blocco dei licenziamenti. Rispetto a febbraio si sono persi nel complesso 420mila occupati. Nel trimestre agosto-ottobre 2020 si è registrato un aumento di 115mila occupati sul trimestre precedente.

Torna invece sopra quota 30% il tasso di disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni: a ottobre il tasso sale al 30,3% con un aumento di 0,6 punti rispetto a settembre e di 2,6 punti rispetto a ottobre 2019. I disoccupati in questa fascia di età sono 422mila, con un aumento di 2mila unità su settembre e di 6mila sullo stesso mese dell'anno precedente.

Il tasso di disoccupazione tra i 15 e i 64 anni a ottobre è stabile al 9,8% rispetto a settembre mentre cresce di 0,3 punti percentuali rispetto a ottobre 2019. L'Istituto di statistica sottolinea che i disoccupati in Italia sono 2.479.000 con un aumento di 11mila unità su settembre e di 43mila unità su ottobre 2019. È invece aumentata l'inattività, dato che a fronte della pandemia e della riduzione dell'attività in tanti hanno smesso di cercare attivamente lavoro. Gli inattivi tra i 15 e i 64 anni sono 257mila in più rispetto a ottobre 2019 e raggiungono le 13.572.000 unità con un tasso del 35,5% (+0,8 punti).

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