lunedì 30 novembre 2015
Molti i temi affrontati, i progetti e le esperienze raccontati durante i tre giorni, alla luce delle riforme della Buona scuola e del Jobs act: il nuovo ruolo della scuola nel rapporto con il mondo del lavoro e il territorio, l’alternanza scuola lavoro, la “via italiana” al sistema duale, la necessità di dare prospettiva ulteriore al Piano Garanzia Giovani, e ancora gli Its-Istruzione tecnica superiore, le Botteghe dei mestieri, i progetti Fixo e l’apprendistato.
COMMENTA E CONDIVIDI

Si chiude con un bilancio di oltre 65mila visitatori la XXV edizione di Job &Orienta, il Salone nazionale dell’orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro, che per tre giornate in Fiera a Verona ha messo al centro il tema Il lavoro, una realtà che educa. Conoscere, sperimentare, apprendere. Nell’ampia rassegna espositiva 500 le realtà presenti tra scuole, accademie e Università, enti di formazione, istituzioni, imprese, Centri per l’impiego e agenzie di servizi per il lavoro, associazioni di categoria; più di 350 relatori intervenuti nei 200 appuntamenti in calendario, tra convegni, dibattiti e workshop.

Una manifestazione che ancora una volta è stata un significativo momento di aggiornamento e confronto per gli operatori del mondo della scuola e della formazione; ma anche un’opportunità importante di orientamento per i tanti ragazzi prossimi a nuove scelte scolastiche, nonché di supporto e accompagnamento per i giovani in cerca di occupazione.Il Salone - promosso da Verona Fiere e Regione del Veneto, in collaborazione con Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - ormai da oltre ben due decenni traccia e racconta l’evoluzione del sistema formativo italiano e non solo, stimolando il dibattito sui temi e al contempo valorizzando le buone prassi. Un traguardo importante, questa XXV edizione, che ha visto anche il riconoscimento della medaglia del Presidente della Repubblica, consegnata nelle mani del presidente di Verona Fiere Maurizio Danese e del direttore generale Giovanni Mantovani.Molti i temi affrontati, i progetti e le esperienze raccontati durante i tre giorni, alla luce delle riforme della Buona scuola e del Jobs act: il nuovo ruolo della scuola nel rapporto con il mondo del lavoro e il territorio, l’alternanza scuola lavoro (divenuta da quest’anno parte integrante obbligatoria nel curriculum), la 'via italiana' al sistema duale, la necessità di dare prospettiva ulteriore al Piano Garanzia giovani, e ancora gli Its-Istruzione tecnica superiore, le Botteghe dei mestieri, i progetti Fixo e l’apprendistato. E numerose le voci dei ragazzi protagonisti: in primo luogo gli studenti che hanno raccontato le esperienze di alternanza scuola lavoro, ma anche i giovani che hanno trovato occupazione una volta conclusi i percorsi Its frequentati, altri che hanno deciso di avviare un’impresa o magari una start up innovativa.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: