venerdì 13 aprile 2012
Si è svolta la manifestazione indetta da Cgil, Cisl e Uil. Camusso: se confermati i dati degli esodati, via il presidente dell'Inps. Bonanni: il governo mette la testa sotto la sabbia. Angeletti: ci ascoltino o manifestazione più grande. Centrella: oltre 130mila esodati.
La coperta è corta di Francesco Riccardi​
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Si è svolta a Roma la manifestazione di Cgil, Cisl, Uil e Ugl a sostegno dei lavoratori esodati e contro la riforma della previdenza. Il corteo era aperto da uno striscione con scritto "Basta promesse per chi è rimasto senza lavoro, reddito e pensione". I leader hanno parlato a Piazza Santi Apostoli.CAMUSSO: SE CONFERMA DATI VIA PRESIDENTE INPS"Se il governo confermasse nei prossimi giorni che gli esodati sono 65mila allora non resta altro che chiedere le dimissioni del presidente dell'Inps". Lo ha detto il segretario generale della Cgil Susanna Camusso secondo la quale il numero reale degli esodati è molto superiore a quello dei salvaguardati annunciati dal governo. O il governo troverà una soluzione previdenziale per tutte le categorie degli esodati o i sindacati proseguiranno la mobilitazione. Camusso, alla manifestazione che si é appena conclusa a Roma. "Non lasciamo i lavoratori da soli" ha detto. Camusso ha sottolineato che ci sono "centinaia di migliaia di persone che in ragione di un diritto hanno scelto per la loro vita. Bisogna ridare loro il diritto che avevano e che devono continuare ad avere. Giocare con la vita delle persone è una cosa insopportabile". "Se il Governo - ha detto - dovesse confermare nei prossimi giorni questi dati (che le persone che saranno salvaguardate sono 65mila ndr) non ci resta che chiedere le dimissioni del presidente dell'Inps". Secondo Camusso infatti non si può affidare un istituto così importante a chi "non ha il coraggio" di dare i numeri reali.  "Se non fosse che è un problema importante e tragico direi che il governo fa un gioco di prestigio perché alla fine della lunga indagine abbiamo lo stesso numero del Milleproroghe": così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ha commentato il numero degli esodati calcolati dal ministero del Lavoro in 65mila persone. "La decisione del governo di dire che il problema non c'é - ha detto a margine della manifestazione dei sindacati per le vie di Roma - non mi pare una buona premessa".I conti non tornano proprio e la scelta del governo "ci sembra la scelta di chi non vuole ammettere che ha sbagliato". È quanto afferma il segretario generale della Cgil Susanna Camusso sulla questione degli esodati, durante la Telefonata di Maurizio Belpietro su Canale 5. Secondo i dati diffusi ieri dal ministero del Lavoro il numero degli esodati si aggira intorno a 65mila unità, una cifra contestata dai sindacati, secondo i quali il numero è decisamente maggiore.Secondo Camusso basta sommare tutte le differenti realtà di chi ha lasciato il lavoro tra le mobilità dello scorso anno, chi ha accettato incentivi per uscire dalle aziende, gli esodati individualmente da piccole e e grandi imprese per vedere "che i conti non tornano". "Tanto è vero" ribadisce il segretario, "che il governo si impegnò a trovare una soluzione". "In realtà il governo oggi sta dicendo che ci sono molte migliaiai di persone che sono dei fantasmi e per i quali non si trova nessuna soluzione".BONANNI: GOVERNO METTE TESTA SOTTO SABBIALa Cisl è "dispiaciuta" per il comportamento del governo sulla questione degli esodati perché "non è né responsabile né rispettoso" di queste persone. Lo ha detto il segretario nazionale Cisl Raffaele Bonanni a margine della manifestazione contro la riforma delle pensioni in corso a Roma. "Speriamo si trovi una soluzione perché così non va - ha detto - il governo mette la testa sotto la sabbia come uno struzzo".ANGELETTI: GOVERNO CI ASCOLTI O MANIFESTAZIONE PIU' GRANDE"Il governo ci ascolti o saremo costretti a fare una manifestazione molto più grande di questa". Lo ha detto il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, nel suo intervento alla manifestazione di Cgil, Cisl e Uil sulla riforma delle pensioni. La Uil ritiene che il numero degli esodati sia molto superiore ai 65mila salvaguardati citati ieri dal governo. "Non bisogna fare il gioco dei numeretti - ha detto Angeletti parlando a margine della manifestazione dei sindacati in corso a Roma - sono buoni per giocare al lotto. La reazione più spontanea al numero che ci ha dato il governo è che ci vogliono prendere in giro. Noi chiediamo che il governo mantenga i patti. Chi entro il 2011 ha fatto accordi per andare in pensione con le vecchie regole ci deve poter andare".CENTRELLA: ESODATI MOLTI PIU' DI 130MILAI lavoratori che rischiano con la riforma delle pensioni di restare senza lavoro e senza pensione sono molti di più dei 130mila annunciati giorni fa dall'Inps e dei 65mila che saranno salvaguardati secondo quanto annunciato dal ministero del Lavoro. Lo afferma il segretario generale dell'Ugl, Giovanni Centrella, a margine della manifestazione di Cgil, Cisl, Uil e Ugl che partirà a breve da Piazza della Repubblica a Roma. "Il governo non scherzi - ha detto - e cerchi le risorse per mandare tutti questi lavoratori in pensione con le vecchie regole".
L'INPS: NESSUNA CONTRADDIZIONE SUI DATI
Dall'Inps il direttore generale Mauro Nori precisa che "non c'è alcuna contraddizione tra i numeri sugli esodati" da lui riferiti nel corso dell'audizione in Parlamento e le cifre indicate dal Ministero del Lavoro. Il numero esplicitato "si riferiva alla stima delle platee dei potenziali lavoratori coinvolti nei prossimi quattro anni" mentre "il numero emerso dal tavolo tecnico si riferisce invece alla fotografia dei destinatari degli interventi stabiliti dal legislatore e comprende tutti i lavoratori che ad oggi risultano già cessati ed estromessi dai processi produttivi".
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