Una donna alla Dakar per superare gli stereotipi
La spagnola Cristina Gutierrez del team Dacia Sandriders sarà al via dell'edizione 2026 del prestigioso e impegnativo rally raid: "Più del fisico conta la testa"

Donne al volante pericolo costante? E chi l’ha detto che le donne sono meno brave a guidare rispetto agli uomini? Basta un nome su tutti: Cristina Gutiérrez. Spagnola, 34 anni, pilota di rally raid per passione e dentista per vocazione. E’ la “regina” del team Dacia Sandriders; sì, perché non sì diventa compagni di squadra di una leggenda come Sébastien Loeb se non si hanno delle grandissime qualità. Cristina, infatti, è diventata la seconda donna a vincere la Dakar, conquistando la categoria Challenger nel 2024, e la prima pilota donna a vincere una tappa della Dakar dal 2005, dopo Jutta Kleinschmidt. Nel 2021, poi, è arrivata seconda nel campionato Extreme E ed ha vinto l'edizione successiva con Sébastien Loeb.
Insomma, un bel biglietto da visita per la giovane pilota spagnola al quale Dacia ha rinnovato il contratto fino al 2027, Dakar compresa. Al suo fianco il co-pilota Pablo Moreno con il quale ha condiviso molti successi e con il quale parteciperà alla Dakar 2026, in programma per il settimo anno consevutivo in Arabia Saudita a partire dal 3 gennaio prossimo. “Abbiamo scoperto una vettura incredibile – ha dichiarato Cristina Gutierrez alla presentazione della stagione 2026 del Team Dacia Sandriders –. È un carro armato e nel corso dell’ultima stagione abbiamo dovuto adattarci, facendo il massimo per conoscere la vettura, adesso rinnovata non solo esteticamente ma anche dal punto di vista tecnologico. Abbiamo migliorato il nostro rapporto con tecnici e meccanici per cercare di ottenere una vettura perfetta per l’utilizzo in gara”.
Insomma, la fase di sviluppo è fondamentale perché poi tutto va verificato sul campo. “Un conto è simulare una riparazione al computer e un altro è farla dal vivo su una duna di sabbia o in mezzo al fango”.
Come si prepara una donna per affrontare la Dakar, la madre di tutte le competizioni che dura la bellezza di due settimane? “È più importante la testa che il fisico – spiega Cristina Gutierrez –. Ma mi preparo anche facendo molta bicicletta e sport all’aria aperta, e per tre o quattro giorni alla settimana vado in palestra. In più dedico parecchio tempo allo yoga e al Pilates che mi permette di consolidare equilibrio, postura e flessibilità”.
È iniziato quindi il countdown per la stagione 2026 di Rally Raid per la quale lo squadrone dei Sandriders ha alzato l’asticella: con i suoi quattro equipaggi molto competitivi, infatti, l’obiettivo dichiarato non è solo vincere la Dakar, ma anche lottare per conquistare i titoli Pilota, Navigatore e Costruttore nel 2026. Ah, e non meravigliatevi se sul podio ci salirà anche una donna.
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