Le nuove cinesi in corsia di sorpasso: ecco perchè l'Italia è pronta a guidarle
Il mercato auto sta cambiando volto: più di 102mila vetture acquistate nei primi 10 mesi dell'anno. Il caso di Omoda&Jaecoo, in crescita esponenziale grazie a nuove tecnologie e prezzi interessanti

Dalla Cina con furore. E con la transizione ecologica in corso, basata soprattutto sull’elettrico, era inevitabile. Ogni mese debutta in Italia almeno un brand automobilistico asiatico. Fra questi, c’è chi ha budget stratosferici e chi arranca magari appoggiandosi a realtà italiane che hanno una rete distributiva e una logistica più o meno a copertura nazionale. Ecco, quindi, che il mercato auto cambia volto. In soli quattro anni, infatti, sono arrivati 21 nuovi marchi, in gran parte orientali – per il 90% di matrice cinese – e si prevede che saranno oltre 30 entro il 2028. La loro quota di mercato? Passata dallo 0,4% del 2021 al 4,6% del periodo gennaio-ottobre 2024, fino al 7,9% nello stesso periodo di quest'anno per un totale di 102.175 vetture immatricolate nei primi dieci mesi. Non è un'invasione ma uno sbarco importante. A questo punto c’è da chiedersi: l’Italia è pronta ad accogliere questi nuovi brand?
Secondo la ricerca "Brand emergenti e nuovi orientamenti di dealer e consumatori nel settore automotive", presentata da AutoScout24 e MY PR, con dati raccolti da Quintegia, il 44% degli italiani interpellati si dichiara pronto a considerare un marchio emergente per il prossimo acquisto. La percentuale sale al 68% tra chi guida elettrico, e vola al 74% tra gli under 25. I brand più noti? BYD, MG, EVO, Omoda & Jaecoo, Sportequipe. I motivi del successo sono chiari: rapporto qualità/prezzo (91%), tecnologia e innovazione (43%), con un occhio alla sostenibilità. Ma non mancano le barriere: scarsa notorietà (69%), dubbi su qualità e affidabilità (39%), e rete di assistenza limitata (38%).
Dal punto di vista della distribuzione, l’80% dei concessionari resta fedele ai brand tradizionali, ma quasi la metà (46%) ha già integrato almeno un nuovo marchio orientale nel proprio portafoglio. Per i dealer che ci hanno creduto, i punti di forza sono chiari: qualità/prezzo (80%), potenziale di crescita (58%) e bassi investimenti iniziali (52%). Al contrario, autorevolezza e solidità post-vendita restano il punto di forza dei costruttori storici.
Tra i marchi cinesi in crescita esponenziale c'è Omoda&Jaecoo, che comprede due diverse linee di prodotto, e ha raggiunto l’1,9% di quota nel mercato privati, con 1.356 immatricolazioni e oltre 11.000 consegne dall’inizio dell’anno. Punto di forza la sua rete italiana, che continua a crescere con 106 contratti firmati, 73 dealer attivi e l’obiettivo di 110 entro fine 2025. Il centro logistico di Basiano (MI) garantisce consegna dei ricambi in 24/48 ore su tutto il territorio nazionale. Tutti i modelli beneficiano di 7 anni/150.000 km di garanzia, 8 anni/160.000 km per i componenti elettrici e 12 anni di protezione anticorrosione. Il pacchetto di assistenza premium copre ogni evenienza: guasti, incidenti, smarrimento chiavi, pneumatici danneggiati o ricarica esaurita, con servizi di traino, auto sostitutiva e recupero del veicolo.
Fiore all'occhiello di Omoda&Jaecoo è il sistema SHS-H, che introduce a una mobilità globale capace di unire HEV e PHEV in un unico ecosistema, espressione di un futuro più efficiente e connesso. La più recente vettura immessa sul mercato è la nuova Omoda 5 SHS-H, che abbiamo provato sulle strade collinari toscane, e che ci ha sorpreso positivamente per equilibrio e sostanza, efficienza e prestazioni. Il sistema full hybrid da 224 CV, che abbina un 1.5 turbo a ciclo Miller a due motori elettrici e una batteria da 1,8 kWh, offre una risposta pronta e lineare. Apprezzabile il cambio automatico che lavora con “dolcezza”, senza gli strappi tipici del CVT. Per chi avesse dei dubbi sulle qualità di questa vettura solamente perché “cinese”, consigliamo di fare un salto in concessionaria per un test drive grazie al quale potrà apprezzare l’assetto equilibrato e la buona tenuta. Le sospensioni indipendenti garantiscono un ottimo comfort di marcia mentre lo sterzo, leggero ma preciso, invita a una guida fluida più che sportiva. I consumi dichiarati sono di 5,3 l/100 km. Difetti? Sterzo un po’ leggero alle alte velocità (ma è una sensazione soggettiva), visibilità un po' limitata (spesso ci si deve affidare alle telecamere), e bagagliaio un po' piccolo. Ma con un prezzo d’attacco di 28.500 euro e una garanzia di 7 anni (8 sulle batterie), la Omoda 5 SHS-H si propone come una delle sorprese più interessanti tra i crossover full hybrid.
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