Bambini in auto: la metà degli adulti li fa viaggiare pericolosamente
I preoccupanti risultati di una ricerca: solo il 43% dei genitori conosce la normativa vigente, il 27% usa i seggiolini in modo scorretto

La sicurezza dei bambini in auto non deve essere solo una responsabilità dei genitori, ma una questione sociale che coinvolge istituzioni, professionisti sanitari, formatori della guida e aziende. Con questa convinzione Chicco ha promosso a Milano l’evento istituzionale “In Viaggio Sicuri: informare i grandi per proteggere i più piccoli”, ospitato presso l’Auditorium Giovanni Testori di Palazzo Lombardia e patrocinato da Regione Lombardia e Fondazione Pubblicità Progresso.
L’appuntamento nasce dalla consapevolezza di un’urgenza: gli incidenti stradali restano la prima causa di morte infantile in Europa. In Italia, secondo l’Osservatorio ASAPS, nel 2024 hanno perso la vita 34 bambini e nei primi nove mesi del 2025 se ne contano già 24, di cui 8 soltanto a settembre. Eppure, il seggiolino resta un vero salvavita. Se utilizzato correttamente riduce del 70% il rischio di morte nei primi anni di vita, ma i comportamenti delle famiglie raccontano un’altra realtà: il 98% sa che è indispensabile, tuttavia solo il 43% conosce la normativa vigente, il 27% lo usa in modo scorretto, il 65% in maniera discontinua e ben il 94% dichiara di avere bisogno di maggiore informazione.
“Pensiamo che la nostra responsabilità non debba fermarsi allo sviluppo e all’innovazione dei seggiolini auto, ma estendersi alla promozione della cultura dell’informazione”, ha spiegato Corrado Colombo, Commercial Vice President Europe di Artsana, Chicco. Per questo l’azienda porta avanti attività di sensibilizzazione: solo negli ultimi due anni, ha organizzato 84 corsi gratuiti nei propri punti vendita, coinvolgendo 3 mila persone. L’obiettivo per il 2028? Raggiungere 25.000 famiglie attraverso i negozi specializzati coinvolgendo 400.000 persone assieme alle autoscuole. La partnership con la Sin, Società italiana di neonatologia, fa parte di questo percorso: è stato ideato un vademecum tecnico per operatori sanitari e genitori. Preziosa anche la collaborazione con l’Unasca (Unione nazionale autoscuole): il Crash Test Lab di Chicco 2025 ha coinvolto 30 istruttori di scuola guida, che potranno sensibilizzare 4.500 allievi ogni anno, nonché tassisti, autisti professionisti e over 65. Perché è compito di tutti creare uno scudo per i baby passeggeri.
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